L’ERUZIONE DELL’ETNA SI INTENSIFICA, L’ATTIVITÀ STROMBOLIANA È PASSATA A FONTANA DI LAVA

AGGIORNAMENTO BOLLETTINO INGV ORE 22.38

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che ad integrazione al comunicato precedente, si segnala che alle ore 22:25  circa, l’attività stromboliana al Cratere di SE è passata a fontana di lava con la formazione di una nube eruttiva che si disperde in accordo con il modello previsionale in direzione ENE.
Alle ore 22:10  circa si osserva un ulteriore incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che nel giro di qualche minuto si è portato a livelli molto alti.

Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico continua ad essere localizzato nell’area del Cratere di SE ad una elevazione di circa 2700 m s.l.m.

L’attività infrasonica, localizzata al Cratere di SE, oltre ad un incremento del numero degli eventi e della loro ampiezza, mostra l’occorrenza di tremore infrasonico.

La rete clinometrica mostra deboli variazioni (poco superiori a 0.1 microradianti) alle stazioni sommitali. La rete gnss non mostra variazioni.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.


L’Etna si sta preparando al prossimo evento parossistico, sta tornando a farsi sentire negli ultimi minuti  con una ripresa dell’attività stromboliana dal cratere di Sud-Est.

Il vulcano sta sprigionando forti boati, che negli ultimi minuti sono ben udibili nei comuni pedemontani  con diverse  segnalazioni che arrivano dalla rete in questi minuti.

Il grafico dell’ampiezza del tremore vulcanico, , mostra un deciso incremento negli ultimi minuti.

In base al modello sulla dispersione delle ceneri, la nube eruttiva si disperde in direzione  nord-est  del vulcano (Fiumefreddo, Calatabiano, Giardini…)

BOLLETTINO INGV ORE 21.35

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 20.58 si osserva la ripresa di un’ attività stromboliana al Cratere di SE; Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione ENE.

Contemporaneamente alla ripresa dell’attività stromboliana si osserva un repentino aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che si è portata su valori medio-alti.

La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico si pone nell’area del Cratere di SE ad una elevazione di circa 2800 m s.l.m..

Sempre alle 20.58si osserva un incremento sia nel tasso di accadimento degli eventi infrasonici che nella loro ampiezza. Gli eventi risultano localizzati nell’area del Cratere di SE.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni
significative.