TERREMOTO IN MAROCCO, SALE A OLTRE MILLE IL BILANCIO DEI MORTI, I FERITI SONO OLTRE 1.200.

Nella notte del venerdì 8 settembre, il Marocco è stato scosso da un violento terremoto di magnitudo 7 che ha devastato la regione di Marrakech, provocando gravi perdite umane e danni significativi. L’epicentro del terremoto è stato localizzato nel cuore del paese, a soli 16 chilometri dal villaggio di Tata N’Yaaqoub.

Le autorità marocchine hanno riportato un bilancio iniziale di almeno 1.037 morti e 1.204 feriti, ma il numero delle vittime è destinato a crescere poiché i soccorritori continuano a cercare sopravvissuti tra le macerie. La scossa, avvenuta alle 23:11 locali, ha causato gravi danni a edifici, strade e infrastrutture, complicando gli sforzi di soccorso.

Il Centro Regionale Trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per donazioni di sangue, poiché l’ospedale è inondato di feriti che necessitano di trasfusioni per sopravvivere.

La solidarietà è giunta da tutto il mondo, con l’Unione Europea che ha dichiarato la sua prontezza a fornire tutti gli aiuti necessari per affrontare la tragedia.

La politica italiana ha espresso il suo sostegno al Marocco in questo momento di crisi. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha dichiarato il suo dolore per il tragico bilancio e ha offerto il pieno sostegno dell’Italia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato che l’Italia è disponibile a contribuire ai soccorsi in qualsiasi modo possibile. La Farnesina ha anche confermato che ci sono circa 400 italiani attualmente nel paese e che fortunatamente “stanno tutti bene”.

Le operazioni di soccorso sono in corso, e le autorità marocchine stanno facendo del loro meglio per affrontare questa tragedia e assistere le vittime. Si prevede che ci vorrà del tempo per valutare l’entità completa dei danni e per fornire assistenza adeguata alle comunità colpite.

In questo momento di dolore e difficoltà, il mondo si unisce nel sostenere il Marocco e le sue persone, sperando di contribuire a mitigare il dolore e le sofferenze causate da questa catastrofe naturale.