
Il gruppo di lavoro PRETEMP, che studia e prevede fenomeni temporaleschi severi sul territorio italiano, ha emesso una tendenza per la giornata di domenica 02 febbraio 2025 su parte del Sud Italia per rischio di temporali forti, anche di tipo supercellulare, associati a fenomeni vorticosi.
Valida dalle ore 00:00 alle 24:00 UTC di domenica 02 febbraio 2025
Nei giorni scorsi, una bassa pressione si è isolata tra il Nord Africa e il Mediterraneo centrale, portando aria molto umida verso il Tirreno, il Canale di Sardegna, il Mar di Sicilia e il Mar Ionio.
Da domenica, il movimento di questa perturbazione verso E-NE intensificherà i contrasti termici in atmosfera sul Mediterraneo centrale e sulle regioni meridionali italiane. Ciò favorirà l’arrivo di correnti più calde e umide nei bassi strati, accompagnate da venti in rinforzo in quota. Le condizioni saranno favorevoli allo sviluppo di temporali forti.
Tuttavia, la presenza di polvere sahariana potrebbe influenzare la formazione dei fenomeni, riducendo in parte il rischio di grandine, ma aumentando quello di piogge intense e downburst. Potrebbero formarsi temporali con caratteristiche supercellulari tra la Sicilia e il sud della Calabria, con la possibilità di trombe d’aria nelle prime fasi di sviluppo, dove è stato emesso un livello di pericolosità 2. Le aree più esposte al rischio includono l’Agrigentino, il Siracusano, la Piana di Catania e le Isole Eolie.
Durante la notte tra sabato e domenica, le piogge più intense si concentreranno sulla Sardegna sud-orientale, mentre tra domenica e lunedì si potrebbe sviluppare una seconda circolazione depressionaria più debole tra la Sila e il Golfo di Taranto, portando piogge e temporali anche su Basilicata e Salento fino a domenica sera in un livello 1.
DISCUSSIONE
Un vortice depressionario nei giorni precedenti ha subito un processo di isolamento in direzione del Nord Africa e di parte del Mediterraneo centrale, convogliando correnti particolarmente umide lungo i meridiani in medio-bassa troposfera. Queste si stanno dirigendo verso il Tirreno, il Canale di Sardegna, il Mar di Sicilia e, infine, il Mar Ionio.
In base allo scenario attuale e alla dinamicità delle ultime ore, si evidenzia un flusso divergente in quota particolarmente attivo dal Grande Erg del Sahara alle regioni ioniche meridionali, con la presenza di una ramificazione di getto in uscita e in progressivo rinforzo nel corso delle prossime ore proprio sul Mar Ionio.
Dalla mattina di domenica, l’allungamento del vortice depressionario verso ENE contribuirà a un’accentuazione dei gradienti sul Mediterraneo centrale e sui bacini meridionali italiani. Contestualmente, si svilupperà un asse ascendente alla depressione, accompagnato da un’avvezione calda e umida superficiale e da un DL Shear 0-6 km con picchi massimi di velocità stimabili tra i 30 e i 40 m/s. La convezione sarà influenzata da una forte divergenza del flusso in alta troposfera, dapprima in fase prefrontale al mattino e successivamente in fase frontale per il resto della giornata, con un’intensificazione della forzatura dinamica.
Permangono incertezze legate all’inibizione dei temporali a causa del trasporto di polvere desertica.
Un maggiore apporto di pulviscolo in sospensione dovrebbe verificarsi a partire dalle prime ore di lunedì 3 febbraio, con concentrazioni inizialmente contenute (<100 µg/m³), secondo le più recenti emissioni previsionali del modello SKIROM. Tuttavia, non dovrebbero manifestarsi significative inibizioni dei moti convettivi nelle prime fasi di sviluppo, quando la polvere desertica sarà presente in quantità limitate, con scarso assorbimento della radiazione solare nelle prime ore del giorno. Nel tardo pomeriggio/sera, il pulviscolo tenderà a espandersi dall’Atlante Telliano lungo il tenue flusso convogliatore alla base degli updraft dei temporali, che evolveranno verosimilmente in modalità back-building (temporali autorigeneranti). Questo scenario limiterà soprattutto il rischio grandinigeno, ma aumenterà la possibilità di alluvioni lampo e downburst, specialmente nelle aree in cui la polveri desertiche interagiranno con i flussi ascendenti nel segmento del fronte caldo del sistema ciclonico, in un ambiente caratterizzato da elevato wind shear in velocità e da una componente direzionale positiva del vento nei primi 0-4 km.
Un livello 2 è stato posto per il rischio di temporali con caratteristiche supercellulari e per la possibilità di uno o più tornado nelle sezioni meridionali delle linee convettive agli stadi iniziali di sviluppo. In queste aree, infatti, l’ambiente presenterà un CAPE 0-3 km superiore a 200-250 J/Kg e un’elevata elicità 0-3 km (>300 m²/s²), con indici compositi principali quali EHI 0-1 km tra 0.8÷1, SCP tra 1÷2 e STP più contenuto (tra 0.8 e 1), indicando la possibilità di tornado piuttosto rapidi, con intensità massima stimata ≤F2.
Un livello di probabilità 2 è stato assegnato al rischio tornadico, specie sulle aree pianeggianti meridionali dell’Agrigentino nelle prime ore di domenica e su parte della Sicilia orientale, con particolare attenzione a Siracusano, Piana di Catania, Messinese e Isole Lipari nel corso della mattinata.
Ulteriori incertezze riguardano la presenza di estese coperture nuvolose dovute alla fase occlusiva del sistema ciclonico, in un ambiente caratterizzato da MU Cape poco consolidato lungo tutta la colonna d’aria e da una maggiore instabilità concentrata nei bassi strati. Per questo motivo, i temporali risulteranno piuttosto veloci e, con la progressiva riduzione del wind-shear nel tardo pomeriggio e in serata, tenderanno ad agglomerarsi in sistemi multicellulari