
Misterbianco – Maria Rosa è tornata a casa, per l’ultima volta. La piccola di sette mesi, lanciata dal terzo piano del palazzo di via Marchese, riceverà lunedì alle ore 16 il suo ultimo saluto nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Un dolore immenso attraversa la comunità di Misterbianco, ancora sotto shock per la tragedia che ha sconvolto l’intero paese.
Il dramma si è consumato davanti agli occhi innocenti del fratellino di appena sette anni, testimone di un gesto che ha spezzato per sempre la vita della sorellina. La madre, 40 anni, affetta da una grave forma di depressione post partum, avrebbe agito in un momento di profonda alienazione. Il figlio più grande ha provato invano a fermarla.
Eì stata eseguita l’autopsia sul corpicino della piccola all’Istituto di Medicina Legale, ad opera della professoressa Monica Salerno, ordinaria di Medicina Legale all’Università di Catania.
Un passaggio necessario nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura.
Nel frattempo, la giudice per le indagini preliminari Simona Ragazzi ha convalidato l’arresto in flagranza della madre, che nel corso di un drammatico interrogatorio ha confessato quanto accaduto.
Presente il suo avvocato, Alfio Grasso, e il pubblico ministero Francesco Rio, che coordina le indagini assieme al procuratore aggiunto Sebastiano Ardita.
Ora l’attenzione si sposta sulle condizioni psichiatriche della donna. La Procura si prepara a nominare un perito per accertare se, al momento del gesto estremo, la 40enne fosse capace di intendere e di volere.
Ma lunedì, ogni riflessione lascerà spazio solo al dolore. Quello di un’intera comunità che si stringerà attorno a una piccola bara bianca, in un silenzio carico di domande e lacerato dall’assenza. Maria Rosa tornerà a casa, ma sarà solo per ricevere l’abbraccio commosso della sua città.