
Che le strisce blu a Paternò non fossero cosa gradita a gran parte dei cittadini è ormai cosa nota.
Ma ciò che non può in alcun modo essere considerato civile è il modo in cui questo dissenso viene espresso. A confermarlo è l’ennesimo atto vandalico registrato in città: ignoti hanno divelto un parcometro nella centralissima via Emanuele Bellia.
Un gesto grave, che si somma a una lunga scia di danneggiamenti ai danni delle colonnine per il pagamento della sosta. Solo ieri, infatti, era stato segnalato un altro episodio in via Roma, dove ignoti hanno cercato di forzare un parcometro probabilmente per rubare il denaro custodito all’interno.
Danneggiamenti sono stati rilevati anche nella parte bassa di via Bellia e nel parcheggio antistante l’ospedale Santissimo Salvatore.
Gli episodi si concentrano lungo alcune delle arterie più trafficate del centro urbano, dove i dispositivi di sosta sono fondamentali per garantire l’efficienza del servizio a pagamento gestito dalla GestoPark, entrato in funzione il 12 maggio scorso.
Ad oggi, non si conoscono i responsabili dei danneggiamenti. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini e stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nelle zone colpite, che potrebbero fornire elementi utili all’identificazione dei colpevoli.
Questi atti rappresentano un evidente segnale di tensione tra parte della cittadinanza e l’amministrazione, ma il dissenso non può e non deve trasformarsi in attacco al patrimonio pubblico. L’inciviltà di pochi rischia di ricadere su tutti, compromettendo il decoro urbano e aggravando le spese pubbliche per il ripristino dei dispositivi danneggiati.
Il tema delle strisce blu, dunque, resta caldo e sempre più divisivo. Ma il confronto, se ci dev’essere, non può che avvenire nelle sedi opportune e con mezzi leciti, nel rispetto della città e dei suoi cittadini.

