
Catania, 2 giugno 2025 – Dopo ore di intensa attività, l’Etna sembra rallentare la sua furia. Il livello del tremore vulcanico, indicatore dell’energia presente nei condotti magmatici interni del vulcano, è drasticamente calato. Lo rende noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Catania, che attesta ora valori bassi e nella norma.
Un segnale chiaro che la nuova fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa potrebbe essere in fase di esaurimento. “Era dal febbraio 2021 che sull’Etna non si registrava un’attività vulcanica così intensa” – ha dichiarato Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio Etneo dell’INGV – aggiungendo che un episodio di pari intensità si era verificato l’ultima volta nel 2014.
Nonostante la spettacolarità dell’evento, Branca ha sottolineato come il livello di pericolosità sia rimasto contenuto.
“L’attività è stata circoscritta all’area sommitale del vulcano, il cui accesso era stato preventivamente chiuso a turisti e curiosi, evitando così rischi per la popolazione.”
Rimane attivo il monitoraggio costante dell’Etna, pronto a rilevare eventuali variazioni o nuove riprese dell’attività vulcanica. Per il momento, però, il gigante siciliano sembra essersi concesso una tregua.