Madre picchiata e figli terrorizzati: arrestato il padre-orco a Catania

In data 31 maggio 2025, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione a ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere, emessa il 30.5.2025 dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti del catanese P. A., classe 1978.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P., ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, alla luce degli elementi attualmente disponibili e considerando la fase processuale preliminare che non ha ancora permesso l’instaurazione del contraddittorio davanti al giudice, l’indagato è stato ritenuto gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia aggravati dal fatto che si sono verificati anche in danno di persone minorenni ed in loro presenza nonché lesioni personali aggravate.

Il provvedimento restrittivo trae origine dalle condotte gravemente vessatorie poste in essere dall’indagato in danno della moglie convivente e dei figli minorenni nell’arco di più anni.

Il primo episodio disvelatore di questo allarmante contesto familiare risale al 26.9.2024, quando la vittima, con il braccio destro tumefatto, dopo avere inizialmente sostenuto di avere subito nei giorni precedenti violenza da parte del marito, ha rinunciato a sporgere querela, affermando fosse un caso isolato.

In seguito, il 7.11.2024, l’uomo è stato ammonito dal Questore di Catania a desistere da ogni maltrattamento ai danni della vittima.

Il 17.3.2025 si annovera un ulteriore intervento per violenza domestica, nell’ambito del quale alla persona offesa, trasportata in ospedale, è stato diagnosticato “un trauma alla spalla destra con ematoma”, con prognosi di 10 giorni, in quanto colpita con un bastone in legno.

Il quadro accusatorio è stato corroborato dal dettagliato e coerente narrato di uno dei figli della coppia, di anni 17, che, in sede di audizione protetta, disposta da questa Procura ed eseguita da personale della specializzata III Sezione Investigativa “Reati contro la Persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali”, ha reso testimonianza dei numerosi comportamenti vessatori tenuti dal padre ai danni della madre e dei fratelli, tanto che tutti e quattro i figli sono stati affidati ad una casa-famiglia e sottratti alla responsabilità di entrambi i genitori.

Al termine delle indagini, da cui è emersa la realizzazione da parte dell’odierno indagato di una serie di comportamenti di violenza fisica e psicologica, contraddistinti anche dal ricorso ad armi improprie, intimidatori ed offensivi verso la moglie e i figli, minacce gravi in un ampio arco di tempo, dette risultanze investigative, rimesse al Sostituto Procuratore titolare del pertinente fascicolo d’indagine, hanno permesso a quest’ultimo – che ne ha condiviso gli esiti – di richiedere la misura cautelare del massimo rigore a carico dell’autore dei fatti delittuosi sopra sinteticamente descritti.

L’uomo, rintracciato nell’abitazione in località Vaccarizzo, dopo gli atti di rito, é stato tradotto al carcere di piazza Lanza, a disposizione dell’A.G. procedente.

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