BELPASSO. CATANIA, 12 LAVORATORI IN NERO SCOPERTI IN AZIENDA DI IGIENE: TITOLARE DENUNCIATO

Il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Catania, con il supporto dei colleghi della Stazione dei Carabinieri di Belpasso, ha recentemente concluso un’attività ispettiva mirata alla verifica del rispetto delle normative in materia di lavoro e sicurezza nei luoghi di impiego. L’intervento si è concentrato su due aziende operanti nel territorio di Belpasso, di cui una è risultata irregolare.

In particolare, nel corso dei controlli, sono emerse carenze sul piano della tutela dei lavoratori presso la sede operativa di una ditta ubicata in contrada Pantano, nella frazione Valcorrente, che si occupa di produzione, confezionamento e stoccaggio di prodotti per l’igiene personale e detergenti per la casa.

Le violazioni riscontrate hanno riguardato la mancata formazione dei dipendenti, l’omessa consegna dei dispositivi di protezione individuale e l’assenza di adeguata segnaletica di sicurezza all’interno degli ambienti di lavoro, motivi per i quali il titolare dell’azienda, un 70enne residente a San Giovanni La Punta, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.

Per quanto riguarda la mancata formazione dei lavoratori, obbligo fondamentale previsto dalla normativa vigente, è importante ricordare che questo strumento fornisce al personale le conoscenze necessarie per riconoscere i rischi legati alla propria mansione e per adottare comportamenti corretti e sicuri. L’assenza di formazione, infatti, non solo costituisce una violazione della legge, ma espone direttamente i lavoratori a situazioni di potenziale pericolo, compromettendo gravemente la loro incolumità.

Analogamente, la segnaletica di sicurezza ha una funzione essenziale nella prevenzione degli incidenti perché rende immediatamente visibili e comprensibili le indicazioni di pericolo, le uscite di emergenza, le aree interdette o i comportamenti da adottare in caso di rischio. La sua mancanza rende meno sicuro l’ambiente lavorativo, soprattutto in contesti produttivi come quello ispezionato.

Nel complesso, i Carabinieri hanno svolto accertamenti sulle condizioni di lavoro di 22 operai, 12 dei quali sono risultati impiegati in modo irregolare. Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, oltre alla denuncia penale, l’attività si è conclusa con l’elevazione di sanzioni per un importo complessivo pari a 8.761 euro.

5 Giugno 2025

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