
Preparatevi a un fine settimana rovente. L’anticiclone africano sta guadagnando sempre più terreno sulla Sicilia, portando con sé un’ondata di calore che si preannuncia tra le più intense di questa prima parte dell’estate. Le temperature sono destinate a salire ben oltre la media stagionale, con punte che, secondo le ultime previsioni del Centro Meteorologico Siciliano, potranno sfiorare i 40°C nelle aree interne dell’isola.
Caldo intenso e cieli lattiginosi
Le condizioni meteorologiche saranno fortemente influenzate da una vasta area di alta pressione di matrice sub-tropicale, che si sta imponendo sull’Italia meridionale. L’anticiclone delle Azzorre rimane defilato sull’Atlantico, lasciando spazio a una “goccia fredda” nei pressi della Penisola Iberica che, agendo da calamita, richiama aria calda direttamente dal cuore del Sahara.
Il risultato sarà un innalzamento termico progressivo che culminerà nel weekend, in particolare domenica 8 giugno, giornata in cui sono attese temperature massime fino a 38-39°C nelle zone interne del Catanese, Ennese e Siracusano. Sulle coste, le brezze marine mitigheranno leggermente la calura, ma con un aumento sensibile dell’umidità che renderà il caldo particolarmente afoso.
Cosa aspettarsi
Le temperature a 850 hPa (circa 1550 metri di quota) raggiungeranno valori compresi tra +18°C e +21°C, un segnale inequivocabile della portata dell’ondata di calore. Il cielo sarà in prevalenza sereno o poco nuvoloso, ma con la presenza di pulviscolo sahariano che darà un aspetto lattiginoso all’atmosfera, riducendo la visibilità e la limpidezza del cielo.
I venti si manterranno deboli e variabili, con regimi di brezza lungo i litorali. I mari saranno calmi o poco mossi, fatta eccezione per il Canale di Sicilia occidentale, che potrà risultare localmente mosso.
Raccomandazioni
Si raccomanda particolare attenzione per anziani, bambini e soggetti fragili. È consigliabile evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata e mantenersi ben idratati. L’ondata di calore potrebbe inoltre aumentare il rischio di incendi nelle aree rurali: massima prudenza anche su questo fronte.
Tutto lascia pensare che questa sia solo la prima grande offensiva dell’estate 2025. Il caldo africano ha bussato con forza… e la porta è stata spalancata.