
Questa mattina è stata portata a termine un’importante operazione di polizia contro il traffico illecito di rifiuti ferrosi nelle province di Messina e Catania. Sono state sequestrate quattro aziende: tre con sede a Catania e una nella provincia di Agrigento, tutte operanti nel settore della raccolta, trasformazione e commercio di materiali ferrosi.
L’inchiesta ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 49 persone, accusate di aver preso parte a un’organizzazione dedita al traffico illecito di rottami metallici, in violazione delle norme ambientali e degli obblighi di tracciabilità dei rifiuti.
L’operazione è stata condotta dalla Polizia Ferroviaria di Messina e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina. Le indagini hanno permesso di ricostruire numerose attività illecite — tra cui raccolta, trasporto, cessione e conferimento di ingenti quantità di rifiuti ferrosi — avvenute tra maggio e settembre 2022. Tuttavia, alcuni elementi suggeriscono che l’attività criminale possa essere iniziata già nel 2020.
Oltre al traffico illecito di rifiuti, si ipotizza anche il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati in materia ambientale.
L’operazione mira a colpire comportamenti che danneggiano l’ambiente e mettono a rischio la salute pubblica, contrastando i circuiti illegali legati allo smaltimento dei rifiuti, soprattutto nelle aree pedemontane e meno controllate, spesso utilizzate per lo scarico abusivo di materiali di ogni genere.
Secondo quanto emerso dalle indagini, le aziende coinvolte avrebbero gestito in maniera illegale tutte le fasi della filiera dei rifiuti ferrosi, violando gravemente la normativa ambientale e i principi di tracciabilità.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura Antimafia, si inserisce in un più ampio piano di contrasto ai reati ambientali, con l’obiettivo di interrompere i circuiti illegali che mettono in pericolo il territorio e la salute dei cittadini.