
In Italia, l’estate 2025 si parla (anche) di gioco d’azzardo. Il settore, infatti, si sta radicalmente trasformando a seguito di una riforma normativa che pare abbia introdotto un nuovo regime di licenze per i casinò, valido per nove anni e caratterizzato da una tassa di ingresso pari a 7 milioni di euro.
Inevitabilmente, l’impatto di queste modifiche si riflette non solo sul numero e sulla tipologia degli operatori attivi, ma anche sulla qualità delle esperienze offerte, sull’attrattività turistica del Paese e sulla percezione internazionale del mercato italiano del gioco. Vediamo come.
La nuova normativa: un quadro più selettivo e stabile
Con la riforma introdotta a inizio anno, lo Stato italiano ha puntato a consolidare il settore del gioco d’azzardo, riducendo la frammentazione e rafforzando la regolamentazione. Il cuore della riforma è la nuova licenza unica, della durata di nove anni, il cui costo d’ingresso è stato fissato a 7 milioni di euro. A questa si aggiunge una nuova struttura fiscale, con aliquote variabili tra il 24,5% e il 25,5% sul margine lordo di gioco, che si applicano in modo differenziato a seconda del canale (fisico o online) e della categoria di gioco.
Queste condizioni economiche più rigorose hanno portato a un inevitabile rafforzamento del mercato. Le stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze indicano una riduzione degli operatori autorizzati da 93 a circa 30-35, con l’uscita di scena degli attori meno strutturati o incapaci di sostenere gli investimenti richiesti per mantenere la competitività nel nuovo contesto.
L’adozione tecnologica: VR e pagamenti istantanei
Un effetto tangibile della riforma è l’accelerazione dell’adozione tecnologica nei casinò italiani. Secondo i dati del primo trimestre 2025, le esperienze in realtà virtuale (VR) offerte sia dalle sale terrestri che dai casinò online, come dimostra il catalogo di giochi da casinò di NVCasino, sono aumentate del 37% rispetto all’anno precedente. Questa tendenza è particolarmente visibile nei mesi estivi, quando i turisti cercano modalità di intrattenimento immersive anche nei momenti di relax.
In parallelo, l’85% degli operatori ha già adottato sistemi di pagamento istantaneo attraverso portafogli digitali e blockchain, garantendo sicurezza, tracciabilità e rapidità delle transazioni.
Questo ha reso le esperienze di gioco più fluide e in linea con le aspettative di un pubblico internazionale e digitalmente evoluto.
Un impatto diretto sulle attività estive
In effetti, tra le aree che stanno risentendo maggiormente (in positivo) di questa trasformazione, vi è l’offerta turistica stagionale.
I casinò situati nei principali centri turistici balneari e montani italiani, da Sanremo a Taormina, passando per Venezia e la riviera romagnola, hanno colto l’opportunità della riforma per rilanciare la propria offerta durante l’estate 2025. Molti resort hanno integrato servizi VIP, pacchetti esperienziali di alta gamma e collaborazioni con brand del lusso e dell’enogastronomia.
Il nuovo modello di casinò italiano somiglia sempre più a quello dei grandi resort internazionali:
- sale da gioco rinnovate,
- lounge esclusive,
- concerti estivi,
- spa e centri benessere,
- servizi di concierge personalizzati.
L’esperienza di gioco diventa parte di un ecosistema di lusso che arricchisce il soggiorno del turista.
Le collaborazioni tra casinò e brand internazionali del lusso sono aumentate del 45% nel primo semestre del 2025. Eventi privati per high rollers, tornei internazionali estivi e esperienze culinarie firmate da chef stellati sono solo alcuni dei format che stanno trasformando l’immagine del casinò in Italia.
Attrattiva internazionale e fiducia ritrovata
Uno dei risultati più evidenti della riforma è quindi l’aumento dell’attrattività del mercato italiano per i turisti internazionali. L’introduzione di regole chiare, una licenza stabile e una tassazione prevedibile ha rafforzato la reputazione del nostro Paese come destinazione sicura e di qualità per gli amanti del gioco.
Tour operator internazionali hanno già iniziato a includere i casinò italiani nei propri pacchetti “entertainment travel”, con un picco di prenotazioni atteso per i mesi di luglio e agosto. A beneficiarne sono anche settori collegati come ristorazione e trasporti.
Gioco responsabile: prevenzione e consapevolezza
La riforma non ha trascurato l’aspetto etico e sociale del gioco. Un punto centrale della nuova normativa è l’obbligo, per tutti i titolari di licenza, di destinare almeno lo 0,2% del GGR annuale a campagne di sensibilizzazione sul gioco responsabile, con un focus particolare sulla stagione estiva, quando l’afflusso turistico e il rischio di comportamenti problematici aumentano.
Prima e dopo: la trasformazione del panorama italiano
Prima della riforma, il settore dei casinò in Italia soffriva di una marcata frammentazione, scarsa trasparenza normativa e una concorrenza poco sostenibile. L’accesso relativamente facile al mercato aveva favorito l’ingresso di piccoli operatori senza una visione industriale, con un’offerta talvolta disomogenea e poco attrattiva per i player internazionali.
Oggi, grazie alla nuova licenza unica, il settore è dominato da operatori solidi, capaci di offrire esperienze integrate di intrattenimento e turismo, con elevati standard tecnologici, sostenibilità economica e attenzione alla tutela dei giocatori.
La riforma delle licenze per i casinò in Italia rappresenta perciò molto più di un cambiamento normativo: è una vera e propria rivoluzione culturale ed economica.