PATERNÒ, 11 ORE SENZA LUCE CON 40 GRADI: APPELLO DISPERATO DAI RESIDENTI DI VIA DE AMICIS. “ANZIANI E BAMBINI COLLASSATI, NESSUNO CI AIUTA”

AGGIORNAMENTO

Dopo quasi 24 ore il danno è stato rispristinato e la luce ritornata.


Paternò, 26 luglio – Da oltre undici ore i residenti di via Edmondo De Amicis, nella zona di via Fiume, sono senza energia elettrica. L’interruzione è iniziata nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle ore 14, e ad oggi, nelle prime ore del mattino, non si hanno ancora notizie certe sul ripristino della corrente.

Il disagio si è abbattuto nel pieno di una delle giornate più calde dell’estate.

Le temperature, che hanno superato i quaranta gradi, hanno reso la situazione insostenibile, specie per le fasce più fragili della popolazione. Nella zona interessata dal guasto vivono molte famiglie con bambini piccoli e persone anziane, rimaste bloccate nelle abitazioni senza possibilità di refrigerio.

I residenti, esasperati, hanno lanciato appelli durante tutta la notte. Nei messaggi inviati alla nostra redazione si legge il senso di abbandono e disperazione. Alcuni raccontano di bambini stremati, di anziani provati dal caldo, di un’intera comunità che da ore attende risposte.

“Stiamo morendo di caldo. I bambini sono collassati, stanotte ci siamo visti morire”, racconta una donna poco dopo le sette del mattino. “Chiamiamo da ore ma non risponde nessuno, solo la nostra via è ancora senza luce, tutto intorno funziona regolarmente”, aggiunge un altro abitante della zona.

Al momento non è stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale né da parte del gestore della rete elettrica né da parte del Comune.

Durante la notte non risultano essere stati attivati punti di assistenza o presidi di emergenza. Le persone, esasperate, chiedono un intervento immediato da parte delle autorità locali e nazionali. Più di ogni altra cosa, chiedono di non essere lasciate sole.

La città, già messa a dura prova dall’ondata di caldo, si trova ora a fronteggiare anche la fragilità delle proprie infrastrutture. In attesa di risposte concrete, resta il grido di aiuto di chi, tra mura domestiche arroventate e silenzi istituzionali, sta vivendo ore difficili.

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