NON RICEVE LA PENSIONE E CHIAMA LA BANCA. LORO RISPONDONO: “GUARDI CHE LEI È MORTO”

Non è arrivata la pensione e quando ha chiamato la banca per capire le ragioni, la risposta è stata tranciante: “Lei è morto”. Questo quanto si è sentito dire un bellunese di Ponte nelle Alpi. Un errore burocratico dovuto a una questione di omonimia e Gaetano Costantini è finito in un certificato di morte.

Effettivamente nella zona di Pian di Vedoia c’erano tre Gaetano Costantini: il primo è morto un paio di anni fa, il secondo del ’34 si è spento il 21 dicembre scorso. E proprio quel giorno si è verificato l’errore nei certificati: il codice fiscale del Costantini vivo, un pensionato del 1947, è finito nell’atto di morte emesso dall’ospedale.

Così, come impongono le procedure, l’Inps ha bloccato la pensione in tempo reale. L’8 gennaio scorso Costantini si è recato al bancomat per effettuare un prelievo ma l’operazione è stata bloccata. Tornato a casa ha acceso il computer e ha scoperto che la pensione non era arrivata, quindi ha chiamato la banca e così ha scoperto di essere morto.

Un errore burocratico poi risolto tra gli uffici del Comune di Ponte nelle Alpi e l’Inps. Tutto è stato nuovamente sbloccato e ora Costantini, quello vivo, può aspettare il versamento della pensione.