
Nei prossimi 20 anni nel mondo i casi di tumore aumenteranno del 60%, con punte dell’81% nei Paesi a basso reddito. Così l’Organizzazione mondiale della Sanità che, nella Giornata Mondiale del cancro, definisce “inaccettabile il gap tra i Paesi”.Tra le linee indicate dall’Oms per salvare 7 milioni di vite nei prossimi 10 anni, la copertura sanitaria universale mobilitando tutte le parti a lavorare insieme, l’aumento degli screening e delle vaccinazioni, la riduzione del consumo di tabacco.
L’Ungheria ha registrato il più alto tasso di mortalità per cancro, standardizzato per età, tra gli Stati membri dell’Unione Europea nel 2016. Lo mostrano nuovi dati resi pubblici oggi da Eurostat.
Secondo l’ufficio statistico della Ue, l’Ungheria ha registrato 345 decessi per 100.000 abitanti, seguita da Croazia (334), Slovacchia (315) e Slovenia (309). Un alto tasso di mortalità per cancro è stato registrato anche in Polonia (297) e Lettonia (295). Bassi tassi di mortalità per cancro sono stati registrati invece a Cipro (194 decessi per cancro per 100.000 abitanti), seguito da Finlandia (220), Malta (221), Svezia (229) e Spagna (230).
In tutta l’Ue, nel 2016 ci sono stati 257 decessi per cancro ogni 100.000 persone, ha aggiunto Eurostat. Nel 2016, quasi 1,2 milioni di persone sono morte di cancro nell’Unione, con il cancro responsabile del 26% di tutti i decessi registrati nell’area. Il cancro al polmone è stata la principale forma di cancro fatale per gli uomini, quello al seno per le donne.