CHAMPIONS LEAGUE: JUVE DA URLO, LAZIO COL BRIVIDO

Un martedì di Champions da incorniciare quello appena trascorso per le due italiane in campo, Juventus e Lazio, che hanno ottenuto entrambe il pass per gli ottavi di finale con due prove completamente diverse. La Juve asfalta al Camp Nou il Barcellona di Messi con un secco 0-3, la Lazio soffre fino all’ultimo secondo ma riesce a portare a casa un 2-2 col Club Brugge che vale la qualificazione.
La Juventus, già qualificata, si è presentata alla sfida del Camp Nou con la voglia e la sete di vendetta nei confronti dei blaugrana, dominanti a Torino, e con l’obiettivo di conquistare il primo posto, dovendo vincere almeno con due goal di scarto e realizzando almeno tre goal. La montagna da scalare alla vigilia, tenendo conto dell’avversario, che non perdeva in casa in Champions da addirittura 7 anni, e del gioco ancora non fluido della Juve di Pirlo, sembrava impervia, ma la prestazione dei bianconeri è stata a dir poco impeccabile. Già dall’avvio gli uomini di Pirlo dimostrano più voglia dei blaugrana, arrivando prima su tutti i palloni, vincendo i contrasti e provando a fare la partita nella metà campo avversaria. Quest’atteggiamento premia la Juve, che già all’13° passa in vantaggio col rigore realizzato da CR7, il quale si sblocca nei confronti diretti con Messi in Champions, contro il quale non aveva mai segnato. Al 20° i bianconeri, con un’azione alla Barcellona, raddoppiano: Ramsey serve McKennie al limite dell’area, il quale allarga di prima su Cuadrado, che mette un cross morbidissimo al centro, Ronaldo col proprio taglio libera spazio per McKennie, che in sforbiciata batte Ter Stegen: SPETTACOLO PURO. Il Barcellona è stordito, la Juve ci crede. Messi si carica la squadra sulle spalle ed è praticamente l’unico a concludere verso la porta della Juventus, difesa però da un certo Gigi Buffon, il quale evita più di una volta il goal alla Pulce. Nella ripresa Lenglet tocca di mano nella propria area, rigore che ancora una volta Cristiano Ronaldo trasforma e incredibile rimonta completata. La vittoria della Juve potrebbe diventare trionfo, ma il goal di Bonucci viene annullato per fuorigioco. Il successo dei bianconeri può rendere la squadra consapevole dei propri mezzi ed essere lo spartiacque della stagione juventina, adesso più determinata che mai nel raggiungere il fatidico obiettivo Champions.
Partita dalle mille emozioni quella dello stadio Olimpico, in cui, dopo 94 intensissimi minuti, la spuntano i biancocelesti. Padroni di casa in vantaggio al 12° col tap-in di Correa, Brugge che pareggia tre minuti più tardi con Vormer. Lazio di nuovo avanti col rigore guadagnato e trasformato da Immobile, al 5° centro in questa Champions League. L’espulsione al 39° di Sobol sembrerebbe chiudere il discorso qualificazione, ma i tanti errori sotto porta dei biancocelesti e la caparbietà dei belgi complicano i piani della squadra di Inzaghi, che subisce ad un quarto d’ora dalla fine il goal di Vanaken, che da speranza agli ospiti. Il finale è convulso, il Brugge attacca disperatamente ed in pieno recupero sfiora la clamorosa rimonta ma, sul tiro di De Ketelaere, la traversa interna salva la Lazio. Biancocelesti che passano così il girone di Champions dopo vent’anni, secondi alle spalle del Borussia Dortmund, vittorioso in Russia contro lo Zenit.
Nel gruppo H, incredibile vittoria del Red Bull Lipsia sul Manchester United per 3-2 (3 a 0 fino all’80°) che qualifica i tedeschi ed elimina gli inglesi. L’altra partita del girone, tra Psg e Basaksehir, importante per decidere chi passerà da primo tra Lipsia e Psg, è stata interrotta per scelta delle due squadre dopo lo spiacevole gesto compiuto del quarto uomo Coltescu, accusato dall’assistente tecnico dei turchi Webo, di aver usato frasi razziste per identificarlo. La partita sarà recuperata oggi alle 18:55.
GIANLUCA RUFFINO