COVID: GELA, RAVANUSA E SANTA FLAVIA DIVENTANO “ZONE ROSSE”

I Comuni di Ravanusa, in provincia di Agrigento, e di Santa Flavia, nel Palermitano e Gela diventeranno “zona rossa”. Il provvedimento è stato preso dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sulla base delle relazioni delle Asp competenti e sentiti i sindaci delle amministrazioni coinvolte.

La “zona rossa” nei Comuni di Ravanusa e Santa Flavia scatterà da mercoledì 13 gennaio e sarà in vigore sino a domenica 31 gennaio. Contestualmente, è stata decisa la proroga di un’altra “zona rossa” attualmente in vigore, quella di Capizzi, in provincia di Messina. Con la nuova ordinanza, appena firmata, i divieti in vigore già dal 3 gennaio vengono estesi sino alla giornata di lunedì 25 gennaio.

Zona rossa da domani alle 14 pure Gela sarà zona rossa. Sono in attesa dell’invio del provvedimento da parte del presidente della Regione Nello Musumeci.

Vi assicuro che per chi non rispetterà le regole ci saranno sanzioni pesantissime”. Lo ha annunciato il sindaco di Gela Lucio Greco nel corso di una conferenza stampa con i giornalisti.
“Abbiamo complessivamente 799 persone contagiate in città – continua Greco – di cui 762 domiciliari e 37 ricoverati. Abbiamo raggiunto 31 decessi e sono numeri che devono fare riflettere le persone. Chiunque abbia un minimo di senso civico deve capire che si deve essere rispettosi di quelle che sono le regole. Dopo vari contatti con tutte le autorità, Asp, Prefetto, Questore e Presidente della Regione, e vista la significativa ascesa della curva dei contagi, causa comportamenti sconsiderati e poco responsabili, ho fatto formale richiesta al presidente della Regione perché si proceda alla dichiarazione di Zona Rossa”.
“Non è una richiesta fatta a cuor leggero – ha sottolineato il sindaco -, siamo consapevoli dei danni a livello economico che comporterà, si potrà uscire solo per necessità e urgenze legate alla salute o agli impegni lavoratori. Ma bisogna garantire la salute che è il bene fondamentale”