Agguato ad un 25enne: inseguito dai sicari si rifugia dietro il bancone di una pizzeria

95047.it DI SEGUTO LA RICOSTRUZIONE DEGLI INQUIRENTI:

IMPELLIZZERI Marco,Catania 15-08-1993“Ieri mattina, i Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno arrestato, in flagranza di reato, il 19enne LAUDANI Gaetano ed il 22enne IMPELLIZZERI Marco, entrambi pregiudicati di Paternò, per il tentato omicidio di un 25enne del posto. I fatti, avvenuti alle ore 23:00 circa del 23.06.2016 nei pressi di una pizzeria di Paternò, mentre la vittima trascorreva una serata con gli amici, hanno visto gli arrestati compiere un raid punitivo attraverso l’esplosione di alcuni colpi di pistola, calibro 9 x 21, che non hanno raggiunto il bersaglio poiché il giovane, compreso l’imminente pericolo, ha cercato riparo entrando nel locale e rifugiandosi dietro il bancone del pizzaiolo. Ivi, è stato inseguito dai due criminali che, però, non trovandolo si sono dileguati a bordo di uno scooter. I militari, allertati da una chiamata al 112, che segnalava l’esplosione di colpi di arma da fuoco, immediatamente si sono recati sul luogo dell’accaduto. Visionate le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza ed acquisite le prime testimonianze, gli investigatori sono riusciti a ricostruire le dinamiche dell’evento delittuoso evidenziando la fisionomia dei correi, che agendo a volto scoperto, sono stati identificati.

LAUDANI Gaetano, nato a Lodi il 14-11-1997Immediatamente ricercati, sono stati scovati, il primo, in casa del cognato, dove si era già cambiato d’abito nascondendo i vestiti utilizzati nell’agguato nella cesta dei panni sporchi, ma indossando ancora le stesse scarpe evidenziate dagli investigatori durante l’analisi dei filmati registrati, mentre il secondo in strada, con indosso gli stessi indumenti utilizzati nel raid. Espletate le formalità di rito, il Pubblico Ministero Martina BONFIGLIO, della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, disponeva la traduzione degli arrestati nel carcere di Piazza Lanza. Sono in corso degli approfondimenti investigativi per risalire al movente dell’agguato”.