Caro maiale, adesso basta

95047.it Caro maiale (e mi scuso sin d’ora per il rispetto che porto per questo nobile animale),
perché ti comporti così? Perché questo bisogno di sporcare quel rimasuglio di bello, quello spiffero di luce che c’è, invece di difenderlo? Vuoi forse un alibi al dolore e allo spavento a questi tempi drammatici? O forse, e più probabile, hai bisogno di vivere in un mondo che ti somigli? Vuoi, dunque, un mondo che sia desolatamente infelice.

Quei sacchi lasciati lì, nel pieno di un patrimonio naturale come la Salinelle (peraltro – come abbiamo raccontato in questi giorni – in piena attività) sono il tuo timbro vastaso e anonimo. Dalla munnizza alla mafia: la regola non cambia. I paternesi buoni nell’animo e nelle intenzioni lavorano in città e per la città senza troppe chiacchiere e a testa bassa; i paternesi furbi e cattivi (sono una per fortuna minima ma devastante parte) si muovono, invece, col favore delle tenebre, coalizzandosi e ben guardandosi dal percorrere una condivisione di percorsi e strategie di sviluppo per la città.
Al contrario, sono capaci di progettare il male in qualunque circostanza. Posteggiano l’auto sui passaggi per disabili e gettano i sacchetti di spazzatura da clandestini. Poi, rientrano a casa col ghigno tipico della persona soddisfatta.

Caro maiale,
allora, per quanto tempo hai intenzione di comportarti così? Cosa non ti è chiaro della differenziazione dei rifiuti?
Dici che la crisi è la causa di tutto: anche del tuo disinteresse. Ce l’hai con tutti: con la politica incapace e corrotta; con chi non intende starti ad ascoltare; con il buco dell’ozono e la morìa del pesce in Giappone. Ok, ma ciò non toglie che il tuo gesto è l’ennesimo stupro a questa città. Alla tua, alla mia ed alla nostra amata città.
La fame avrà pure abbassato il livello dei nostri cuori, gradino per gradino. Ma caro maiale, quello che hai fatto nessuno può giustificarlo. Sei, semplicemente, indifendibile.
Colpire al buio per sapere che alla domanda: “Chi è stato?” verrà desolatamente risposto: “Non lo sappiamo”.

Caro maiale,
eppure, quelle telecamere piazzate lì da qualche tempo forse ti hanno ripreso. Tutti noi ce lo auguriamo. Per noi stessi. Ma anche per farti capire che i furbi e i cattivi non possono sempre farla franca.

3 Comments

  1. Caro Giancarlo è un dato di fatto che i maiali si rotolano nel fango misto ai loro escrementi. Non vedo dove sta l’insulto visto che purtroppo alcuni abitanti della nostra città fanno lo stesso. L’unica differenza è che i primi in genere vivono confinati dentro alcuni recinti, detti porcilaie, mentre i secondi vivono allo stato brado per le strade. Tutto qui, francamente non mi sento di imputare al giornalista l’utilizzo scorretto del termine maiale, che anzi mi sembra più che corretto.

  2. Già da qualche tempo sto cercando di portare avanti una mia personale campagna di sensibilizzazione contro i nomi comuni di animali usati come insulti.In generale mi dà fastidio il turpiloquio,le bestemmie e tutto ciò che è gratuito ed offensivo verso chichessia.Ci sta il vaff..,il ca**o,ecc, a tutti scappano, me compreso,soprattutto di fronte a certe ingiustizie che vediamo perpetrare ogni giorno.Ma ho deciso di ribellarmi anche all’ uso offensivo dei nomi di animali.Sento in continuazione usare:porco,maiale,cagna,oca,gallina,asino,iena,balena,struzzo,coniglio,verme,pappagallo,vacca,figlio d’un cane,gatta morta,pollo,mulo,moscone,vipera,serpe,squalo,somaro,zecca,topo di biblioteca e la comunissima troia(povera innocente femmina del maiale),ecc.ecc
    Sono tutti appellativi usati in maniera ingiustificata,infatti ad esempio l’oca non fa la cretina con i suoi simili,la gallina è intelligente e ha buona memoria,le cagne non svendono il proprio corpo ai cani maschi per ossi succulenti e il mulo ha tutte le ragioni per impuntarsi a non voler più camminare sotto il peso della soma.Così ogni volta che ne sento uno faccio notare al mio interlocutore che sta usando una metafora sbagliata.Sì,sono uno scassaballe,ma mi fa venire lo stesso nervoso di quando sento dire che la dieta mediterranea fa tanto bene.

  3. Salve a tutti, visto e considerato che i paternesi buoni vorrebbero un paese pulito propongo di introdurre un arma a loro favore, cioè quella di poter fotografare i paternesi vastasi che buttano la spazzatura ovunque sia, nel caso in cui fossero lì vicini come mi è capitato, e mostrare le foto al comando dei vigili urbani in modo tale da poter infliggere la pena a costoro. Che ne pensate?

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