CATANIA: CONTROLLI IN UN PUB DEL PORTO, SANZIONATO PER SCARSO IGIENE

Nella giornata di ieri, personale del Commissariato Borgo Ognina e dell’Ufficio Polizia di Frontiera, in collaborazione con l’Asp Distretto di Catania, ha effettuato controlli straordinari, mirati alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

Un primo controllo è stato effettuato presso un noto pub/ristorante, sito all’interno del Porto di Catania, dove sono state riscontrate numerose violazioni.

In particolare: sono state accertate cattive condizioni igienico-sanitarie nei locali destinati alla preparazione degli alimenti e nel deposito di bottiglie; è stato rilevato il totale stato di abbandono dei servizi igienici destinati al pubblico che si presentavano con rifiuti accatastati all’interno ed è stata riscontrata la presenza di un locale contenente alimenti e bevande, pur essendo privo dei requisiti minimi per tale finalità.

Anche l’impianto elettrico si presentava con fili “volanti” e, quindi, non a norma e  sono stati constatati estintori scaduti, la mancanza di spogliatoi per i dipendenti e la presenza di un deposito di alimenti e bevande privo di Scia sanitaria.

Durante l’attività controllo, all’interno del congelatore sono stati altresì rinvenuti alimenti surgelati non indicati nel menù come tali.

Alla luce di ciò, l’attività di deposito e di cucina è stata sospesa ai sensi dell’art. 54 reg. CE n. 882/2004 e il titolare, al quale sono state irrogate sanzioni pecuniarie per svariate migliaia di euro e imposte numerose prescrizioni, è stato indagato in stato di libertà per il reato di frode in commercio (art.515 c.p.) e per reati connessi alla sicurezza sui luoghi di lavoro previsti dal D.lgs.81/2008.

La Polizia di Stato, inoltre, attesa la presenza di numerosi dipendenti, ha effettuato un accesso ispettivo al fine di verificare l’osservanza delle norme di tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale. A tal riguardo, sono stati sentiti 13 dipendenti 4 dei quali senza contratto di lavoro subordinato, quindi “in nero”: per le ulteriori verifiche, è stato interessato l’Ispettorato competente.

Per quanto attiene ai controlli a tutela dell’ambiente, assume rilievo il controllo effettuato presso un autolavaggio ubicato nel centro storico, il cui titolare gestiva detta attività in modo del tutto abusivo, senza autorizzazioni amministrative e senza l’autorizzazione allo scarico delle acque provenienti dal lavaggio dei veicoli.

Durante il controllo, inoltre, sono stati inoltre trovati 2 lavoratori “in nero” tra cui un cittadino straniero, irregolarmente presente sul territorio dello Stato.

Il titolare dell’esercizio, a cui è stata irrogata un’elevata sanzione pecuniaria, è stato indagato in stato di libertà per il reato ambientale previsto dal decreto l.vo 152/2006 (scarico illegale delle acque sporche) e l’intera attività, comprese le attrezzature in essa contenute, è stata sequestrata. Anche in questo caso, per gli atti di competenza, è stato informato l’Ispettorato del Lavoro.