CATANIA: Scovata falegnameria con telecamere nascoste e operai in nero

Ieri, la Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà tale P.S. per Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Nello specifico gli agenti del Commissariato Borgo – Ognina hanno effettuato un controllo in una azienda di 600 mq. allestita a falegnameria, dove sono stati riscontrati delle irregolarità a partire dai numerosi dipendenti che versavano in condizioni di criticità in materia di sicurezza all’interno della struttura.

Inoltre sono stati contestati molteplici reati previsti e puniti dal d. lgl 81/2008 tra questi: sporcizia, mancanza di estintori, mancanza di spogliatoi ed armadietti per i dipendenti, dislivelli nel pavimento con rischio di inciampo, mancanza di attestati di formazione del personale, copertura del tetto in eternit , impianto elettrico non sicuro.

Altro fatto di rilievo, molti dipendenti sono stati identificati come lavoratori in nero, uno dei dipendenti ha dichiarato di percepire 3 euro l’ora senza alcun tipo di garanzia previdenziale, tale sfruttamento dettato dallo stato di necessità dello stesso.

Per tale motivo, l’Ispettorato del lavoro ha proceduto alle relative contestazioni applicando fin anche il provvedimento di sospensione dell’attività che potrà essere revocato solo a condizione il datore di lavoro provveda a pagare le rilevanti sanzioni pecuniarie e regolarizzi la posizione lavorativa del citato personale.

Inoltre, l’Ispettorato ha anche contestato la presenza di 8 telecamere senza i necessari avvisi ed autorizzazioni.

A seguire, è stato effettuato un controllo finalizzato a reprimere il dilagante fenomeno di furto di energia elettrica.

Detta attività risulta importante in quanto, come noto, gli ammanchi derivanti dal furto di energia elettrica ricadono sugli utenti alla voce “perdita rete”.

A tal riguardo, assume rilievo il controllo effettuato presso un grande capannone di circa 400 metri dove, unitamente a personale Enel, è stato accertato un furto di energia elettrica per un importo di circa 10000 euro.

Infatti, dopo un rapido riscontro, il personale Enel ha accertato un allaccio diretto su linea Enel Distribuzione e tale allaccio è stato eseguito collegando cavi abusivi direttamente su detta linea; il titolare, in seguito, ha ammesso le sue responsabilità.

Per le ragioni sopra esposte il titolare, tale D. F, è stato indagato in stato di libertà per furto aggravato di energia elettrica ai sensi degli artt. 624-625 del c.p.