Al Comune i conti non tornano: la situazione finanziaria ora si fa drammatica

95047.it Alle 5 della tarda, parafrasando uno come Federico Garcia Lorca, si intravede il tramonto. Quello dei conti che a Paternò non tornano più. Dire che la situazione finanziaria del Comune sia drammatica è un eufemismo. Almeno stando alla nota che la dottoressa Messina – responsabile del servizio finanziario – ha inviato agli organi istituzionali del Comune. La facciamo breve: a rischio vi sono gli equilibri di Bilancio, ovvero, il rapporto tra le voci in entrata e quelle in uscita.
Per intenderci, si tratta dell’obbligo di pareggio nel Bilancio che garantisce ai cittadini che l’Ente comunale non spenda di più di quanto sia a sua disposizione. Bene (si fa per dire): a Paternò la situazione, così, sembra essere al collasso.

La nota alla quale si faceva riferimento parla in maniera incontrovertibile e nel suo epilogo finale non lascia scampo ad alcuna interpretazione: “Occorre assumere la relativa copertura – si legge – a valere sulle risorse che concorrono all’equilibrio corrente di competenza individuate ex novo ovvero rese disponibili per effetto di una riduzione strutturale della spesa. Tutto ciò premesso e considerato che le sopra descritte situazioni sono tali da pregiudicare gli equilibri di Bilancio. Quanto sopra affinché il Consiglio comunale entro 30 giorni a far data dalla presente provveda al riequilibrio, anche su proposta della giunta”.

Ma da cosa parte questa preoccupazione? Nella nota è spiegato a chiare lettere: i minori trasferimenti statali e regionali; la causa persa in Cassazione contro i doposcuolisti e cioè oltre 325 mila euro da pagare in un’unica soluzione per quanto concerne i contributi Inps e gli arretrati che ammontano a 862 mila euro; la riduzione dell’aliquota Irpef dallo 0.8% allo 0.4% che ha portato ad una riduzione di entrate di circa 700 mila euro; 388 mila euro per via di una condanna inflitta dalla Corte di Giustizia Europea per inadempimento e mancata esecuzione delle direttive in materia di discariche abusive.

Un quadro, di certo, tutt’altro che edificante che si è tradotto anche nei fatti. A partire dal primo: lo stipendio dei dipendenti comunali che doveva essere liquidato già ieri, potrebbe slittare di almeno qualche giorno. Ieri, a tal proposito, si è tenuta una riunione sindacale proprio al palazzone comunale. E, poi, ci sono anche i servizi (soprattutto quelli riservati all’ambito sociale) che rischiano un brusco, seppur momentaneo, stop. 
Martedì sera, l’altro ieri, era in programma una riunione interna del Pd: ma che è saltata. All’incontro si sono presentati appena in quattro (sindaco compreso). Nel corso della discussione informale la preoccupazione sarebbe emersa in tutta la sua gravità. E c’è chi non avrebbe escluso la rinuncia alla propria indennità per porre rimedio alle cose.
Già. Ma basterà?

1 Comments

  1. Buona sera a tutti sono Salvatore volevo soltanto puntualizzare che il comune si trova in deficit solo perché non ci sono controlli soprattutto al Palazzo comunale dove per ogni ufficio ci sono tre o anche quattro persone che non fanno altro che grattarsi i c…. E ancor di più incompetenti nel loro lavoro invito per tanto a effettuare i dovuti controlli.grazie

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