
AGGIORNAMENTO ORE 18.00
L’Etna si fa risentire nuovamente.
Dalle ore 17.40 si osserva la ripresa di un’attività esplosiva al Cratere di Sud Est.
Dalle 17.55 è visibile inoltre una debole attività stromboliana al Cratere di Sud Est .
In base al modello sulla dispersione delle ceneri, in caso di eruzione questa ricadrebbe Est
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle 17:40 si osserva la ripresa di un’attività esplosiva al Cratere di Sud Est. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Est. Dalle 17.55 è visibile inoltre una debole attività stromboliana al Cratere di Sud Est .
Dalle ore 14:30 UTC circa si osserva un incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori sono attualmente su livelli alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 3000 m s.l.m..
Contemporaneamente, si osserva un incremento dell’attività infrasonica.
L’analisi dei dati di deformazione del suolo mostra l’inizio di una debolissima perturbazione ad alcune stazioni della rete clinometrica intorno alle 15:40 UTC. Nessuna variazione di rilievo alle stazioni della rete GNSS.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
COMUNICATO INGV ORE 09.53
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 07:25 UTC la fontana di lava al Cratere di Sud Est è cessata. L’analisi delle immagini di videosorveglianza mostra che la nube eruttiva ha raggiunto un’altezza di circa 6500 m sul livello del mare.
Dalle ore 07:30 UTC circa si osserva un rapido decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori attualmente sono su livelli medi con tendenza all’ulteriore decremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’Area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2900 m s.l.m.
Dalle ore 07:10 UTC circa si osserva un rapido decremento dell’attività infrasonica che si è conclusa alle ore 07:35 UTC circa.
L’analisi dei dati delle deformazioni del suolo evidenzia la stabilizzazione dei segnali clinometrici a partire dalle 07:30 UTC circa, dopo la perturbazione che ha raggiunto un’ampiezza massima di circa 0.2 microradianti intorno alle 07:00 UTC. Non si
evidenziano variazioni di rilievo dai segnali delle stazioni della rete GNSS.
COMUNICATO INGV ORE 08.47
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che è in corso una fontana di lava al Cratere di SE. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione SE.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati
Ennesimo parossismo in arrivo? Dalle ore 08.00 si è intensificata l’attività dell’Etna, l’ampiezza del tremore è in aumento, raggiungendo la soglia di livello medio-alto.
In base al modello sulla dispersione delle ceneri, in caso di eruzione questa ricadrebbe a Sud-Est
I paesi più colpiti dalla ricaduta, potrebbero essere: Zafferana Etnea, Santa Venerina, Milo, Giarre, Riposto, Fornazzo, Sant’ Alfio
COMUNICATO INGV ORE 08.30
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che si osserva la ripresa di una debole attività stromboliana al Cratere di Sud Est.
Dalle ore 08.00 circa si osserva un incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori sono attualmente su livelli alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2900 m s.l.m..
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.