
L’Etna torna a farsi sentire, dalle ore 20.15 è iniziata, comunica l’INGV attività stromboliana al Cratere di Sud-Est.
In base al vento i territori a rischio ricaduta cenere vulcanica con associati lapilli sono tra Nicolosi-Pedara, Trecastagni, San Giovanni la Punta, Catania, Viagrande, Santa li Battiati e forse l’acese meridionale.
COMUNICATO INGV 20.57
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 20.40 circa, si osserva un repentino incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, che produce continua emissione di cenere. Sulla base del modello previsionale l’emissione di cenere prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione
S.
Dalle ore 20.30 è iniziato un trabocco lavico diretto a sud-ovest.
Prosegue il trend diincremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico con valori molto elevati. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2900-3000 m s.l.m.. Anche l’attività infrasonica si è intensificata e mostra una chiara tendenza ad incrementare sia nel tasso di accadimento
he nell’energia degli eventi infrasonici.
COMUNICATO INGV 20.24
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che si osserva che dalle ore 20.15 è iniziata l’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Tale attività è accompagnata da una modesta emissione di cenere.
Dalle 18.00 circa si è osservato un incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori sono attualmente nel livello alto. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del cratere di Sud-Est ad una quota di circa
2900-3000 m sul livello del mare.
Anche l’attività infrasonica, a partire dalle 19.25 circa ha mostrato un incremento nel numero e nell’energia dei transienti infrasonici.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo mostrano modeste variazioni di tilt
alle stazioni sommitali.