
Una nube di cenere vulcanica, generata dall’intensa attività eruttiva dell’Etna, si sta dirigendo verso il comprensorio tra Paternò e Randazzo, secondo le ultime previsioni modellistiche.
L’allerta è massima nelle aree coinvolte, dove potrebbero verificarsi ricadute di cenere nelle prossime ore.
Una nuova e intensa fase eruttiva è in corso sull’Etna, con particolare coinvolgimento del Cratere di Sud-Est. Alle ore 11:24 locali (09:24 UTC), le telecamere di sorveglianza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo hanno rilevato un flusso piroclastico, probabilmente causato da un crollo del fianco settentrionale del cratere.
Secondo le prime osservazioni, il materiale caldo non avrebbe superato il margine della Valle del Leone, una zona morfologicamente depressa situata a nord del complesso craterico.
Contemporaneamente, l’attività esplosiva si è trasformata in una fontana di lava, segno di una notevole intensificazione del fenomeno. Le rilevazioni degli strumenti indicano che il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto elevati, con le sorgenti localizzate nell’area del Cratere di Sud-Est. Anche l’attività infrasonica, correlata alle esplosioni, risulta particolarmente marcata.
Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, la stazione DRUV ha mostrato un cambiamento coerente con l’attività eruttiva, mentre le altre reti di monitoraggio non indicano variazioni significative al momento.
L’Osservatorio Etneo ha comunicato che seguiranno ulteriori aggiornamenti in base all’evoluzione del fenomeno. Di seguito il testo integrale del comunicato INGV:
Comunicato ufficiale INGV – Osservatorio Etneo
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza mostrano, alle ore 09:24 UTC, un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est. Il materiale caldo, da osservazioni preliminari, sembra non avere oltrepassato l’orlo della Valle del Leone. Contestualmente, l’attività esplosiva dal Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava.
Il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti con localizzazione del centroide delle sorgenti nell’area del Cratere di Sud-Est. Anche l’attività infrasonica risulta elevata con eventi localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est.
Il segnale di deformazione della stazione DRUV continua il trend di variazione iniziato con l’attività. Le altre reti di monitoraggio delle deformazioni non mostrano variazioni significative.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
GRAZIE A PIERO PER LA FOTO