
Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, e l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, entrambi esponenti di Fratelli d’Italia e deputati all’ARS, hanno deciso di inviare, separatamente, una comunicazione formale ai probiviri del partito.
In allegato alle rispettive lettere è stata trasmessa la documentazione finora in loro possesso relativa all’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo, in cui risultano indagati con accuse gravi: corruzione e peculato.
Secondo quanto emerge, l’iniziativa dei due esponenti politici si inserisce in un quadro di trasparenza e collaborazione con gli organi interni del partito, a conferma – sostengono – della loro volontà di chiarire ogni aspetto della vicenda giudiziaria che li coinvolge. La trasmissione dei documenti ai probiviri, infatti, rappresenta un atto di tutela sia personale che istituzionale, ma anche un gesto di rispetto verso Fratelli d’Italia, forza politica di cui entrambi fanno parte attiva.
La scelta di agire in modo autonomo e individuale, pur trattandosi della medesima inchiesta, è stata interpretata negli ambienti politici come segnale di determinazione nel difendere la propria posizione e di voler distinguere con chiarezza i rispettivi ruoli e responsabilità.
Fonti vicine ai due politici fanno sapere che Galvagno e Amata ribadiscono la loro fiducia nell’operato della magistratura e auspicano che le indagini possano concludersi rapidamente, consentendo di fare piena luce sui fatti contestati.
Nel frattempo, a livello politico, la vicenda continua a suscitare attenzione e interrogativi, anche in vista delle eventuali ripercussioni all’interno del partito e della Giunta regionale. La segreteria nazionale di Fratelli d’Italia, per il momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito.