Qual è il primo luogo di ricerca che ti viene in mente quando vuoi acquistare qualcosa? Molto probabilmente, Google. Il principale motore di ricerca al mondo offre una miriade di soluzioni per ogni richiesta. Se vuoi giocare in un casinò online di qualità troverai in cima ai risultati Verde Casino, mentre se vuoi organizzare un viaggio dall’altra parte del mondo o semplicemente acquistare un paio di calzini, troverai sempre soluzioni ad hoc.
Ti sei mai chiesto come vengono selezionati i risultati delle tue ricerche? Beh, la storia è lunga e anche abbastanza complessa. A rendere il tutto ancora più sofisticato c’è l’evoluzione costante delle regole applicate da Google per gli annunci pubblicitari. Cerchiamo di capire un po’ di più come funziona questo motore di ricerca, e di shopping.
La pubblicità digitale: cos’è e quanto conta nel marketing attuale
La pubblicità digitale è una tecnica di vendita che si è andata sviluppando con l’evoluzione della tecnologia. Se fino a circa 20 anni fa dominavano le pubblicità fisiche, fatte di cartelloni pubblicitari e volantini, oggi è online che si svolge la lotta tra competitor. Nel giro di pochi anni, la pubblicità tramite il digitale è arrivata a comprendere:
- Annunci e banner: appaiono mentre navighiamo su Internet. Basta aprire la posta elettronica o collegarci a un sito per vedere apparire un pop up o un banner. A seconda della politica dell’azienda, l’annuncio sarà più o meno invasivo;
- Ads sui social media: in base alle nostre ricerche online e ai nostri click, anche i social possono diventare un ottimo canale di vendita. Mentre scorriamo la bacheca su FB o IG, potremmo adocchiare qualche annuncio relativo proprio al prodotto o al servizio a cui siamo interessati;
- Marketing tramite ricerche online: la SEM, acronimo di Search Engine Marketing, è il campo di elezione di Google. Quando digitiamo alcune parole nella barra di ricerca, nel giro di un istante veniamo travolti da annunci collegati. E addirittura, dopo aver digitato le prime lettere, potremmo visualizzare subito i suggerimenti per le parole della nostra ricerca;
- Campagne email: in questo caso si tratta delle classiche email che riceviamo nella nostra casella di posta elettronica. Di regola l’utente può disattivare in ogni momento la ricezione di messaggi, attraverso l’apposito centro di notifica del sito;
- Influencer: amati e allo stesso tempo criticati, il ruolo degli influencer è semplice. Come suggerisce il nome, il loro scopo è influenzare il comportamento degli utenti. E molto spesso, si tratta di indurre il pubblico all’acquisto di determinati beni o servizi.
La pubblicità su Google: dagli inizi ad oggi
Agli inizi c’era AdWords; oggi abbiamo Google Ads. La sostanza di base è la stessa: quando gli utenti inseriscono nella loro ricerca determinate parole chiave, Google collega gli inserzionisti. Se consideriamo che ogni giorno avviene una media di nove miliardi di ricerche in tutto il mondo, è facile intuire la potenza di Google quando si tratta di vendite.
Il fattore principale che ha portato Google a rinominare il suo servizio è stato il crescente utilizzo della tecnologia mobile per le ricerche. Nuove sfide quindi e nuove opportunità, anche per gli inserzionisti.
Ecco alcune delle novità introdotte con il nuovo rebranding:
- Smart Campaigns: questa novità di Google è stata introdotta focalizzandosi sulle piccole attività. In sintesi, gli inserzionisti avranno la possibilità di identificare le azioni a cui intendono dare la precedenza. In base alla proprietà dell’azienda Google ottimizzerà i risultati di ricerca degli utenti, facendoli convergere in maniera più efficace verso la piattaforma pubblicizzata:
- Google Ad Manager: le modalità di coinvolgimento degli utenti sono in costante evoluzione e nuove tecniche si aggiungono alle modalità più tradizionali. Per facilitare la gestione degli annunci e la loro efficacia, Google Ad Manager rende più semplice gestire e coordinare le attività online, offrendo maggiori opportunità di monetizzazione;
- Utilizzo intensivo dell’IA: l’IA svolge un ruolo chiave nel miglioramento e nell’affinamento della pubblicità online. Capire le preferenze e gli interessi degli utenti vuol dire convertire in vendite delle semplici ricerche online.
La tutela della privacy: un freno all’advertising su Google
Uno dei fattori che stanno ridefinendo la pubblicità online, in primis le scelte di Google in materia di pubblicità, è la privacy.
I trend a tutela della riservatezza sono un continuo crescendo. In particolare notiamo:
- Un numero sempre maggiore di browser privati e tecnologie in grado di oscurare l’identità e la localizzazione degli utenti. L’esempio più evidente è quello delle VPN, servizi che hanno la funzione di consentire una navigazione caratterizzata da un elevato livello di privacy, che varia a seconda del servizio scelto;
- Una normativa sempre più attenta alla protezione dei dati e delle informazioni degli utenti. Il GDPR nell’Unione europea è una delle scelte legislative più evidenti in tal senso, mentre anche gli USA stanno gradualmente adottando regolamenti sempre più restrittivi, sia a livello federale che di singoli Stati;
- Il favore degli utenti verso prodotti e servizi che mettono al primo posto la privacy. Ci sono aziende che ad esempio offrono app pensate per la privacy e che piacciono molto agli utenti.
Quindi, scegli con attenzione quali dati personali vuoi condividere. Queste informazioni sono preziose e devono essere protette.