
Catania vive ogni anno una notte magica e indimenticabile: quella dei fuochi d’artificio del 3 febbraio in onore di Sant’Agata. Un evento che incendia il cielo e i cuori, trasformando la città in un palcoscenico di luce e devozione.
Dalla nostra terrazza, il centro storico si anima in un tripudio di colori e suoni, mentre la maestosa Chiesa di Sant’Agata si staglia nella notte, custode silenziosa di una tradizione che attraversa i secoli. Le esplosioni luminose, che si rincorrono nel buio, non sono solo spettacolo ma un vero e proprio linguaggio che racconta storie di fede, passione e appartenenza.
La festa di Sant’Agata si è accesa con il tradizionale spettacolo pirotecnico della “sira ‘o tri” in Piazza Duomo a Catania. Lo show è partito alle 20.40 e fino alle 20.53 è stata un’esplosione di giochi di fuoco con la splendida cornice della folla dei devoti e lo sfondo della cattedrale.
Condividiamo con voi dei meravigliosi scatti effettuati da Salvo Santangelo. Prima e dopo i fuochi, il concerto con gli inni agatini è stato affidato al Coro Lirico Siciliano, all’Orchestra Giovanile del Conservatorio Bellini e al coro di voci bianche “I Fanciulli di Agata”.
I fuochi della “sira ‘o tri” non rappresentano soltanto una straordinaria manifestazione pirotecnica: sono un viaggio emozionale che avvolge chiunque vi assista. Ogni scintilla che si accende nel cielo porta con sé un ricordo, un’emozione, un legame con la propria terra.
Questo spettacolo di luci e suoni è molto più di un tributo alla Santa Patrona: è un inno a Catania stessa, alla sua storia e al suo popolo. Una notte che rimarrà per sempre impressa nel cielo e nell’anima di chi la vive.











