Il paternese Giovanni Palumbo: una vita da “airone migratore”

95047.it Sarà presentato venerdì 23 gennaio presso la Biblioteca Comunale G:B: Nicolosi ore 17.30 il libro autobiografico di Giovanni Palumbo “L’Airone migratore”. Un racconto storico ma che rappresenta pure, una vasta antologia di uomini e donne che l’autore incontra e frequenta a Paternò. Una storia per certi aspetti ha molto in comune, con molti di noi protagonisti della penna. E’ stato per molti anni giornalista corrispondente della Sicilia, ha scritto di sport del mitico Paternò per la Gazzetta dello Sport negli anni sessanta e settanta. La sua grande passione è il teatro. Perchè scrivere questo libro? Semplice e anche scontata la sua risposta “Ricreare un passato tra successi e anche sconfitte, come colui che cerca qualcosa nell’anima, tornando al suo nido un po come l’Airone”. La sua vita è una grande passione per il teatro – scrive l’amico Nino Lombardo – consegnando grandi successi in numerosi allestimenti,come regista e attore.

Ma l’incontro fatale è con Alfio Bottino, l’esattore che esercita l’impopolare mestiere dispiegando un fine di stile di vita maturato a lungo nella scuola culturale e teatrale dei coniugi Caruso, assieme a Tano Marino, il cancelliera Zito Pippo Caruso ed Emanuele Bonanno; sono essi gli amici di Giovanni nelle bella avventura artistica. Infatti il libro è un importante contributo valido alla memorialistica locale. Un po per scherzo, ma anche per non rassegnarsi alle ansie generate dalla lunga crisi economica globale, Palumbo racconta ai nipoti la sua vita, accorgendosi che proprio la sua vita comincia ad uscire da se. Sono tutti racconti che iniziano con l’adolescenza i teneri baci con Giulia. I nefasti giorni del 1943 quando gli sfollati occupano la casa di campagna.

E poi la spensieratezza il Balere e boogie woogie la riapertura dei cinema, gli anni 47/48 del battesimo della Democrazia Cristiana e del Carnevale di Paternò. Gli amori e l’incontro con la moglie. Ampio spazio del libro è dedicato naturalmente al teatro di cui fondamentali sono appunto gli amici Alfio Bottino e Turi Nicosia e naturalmente la famiglia Caruso. La nascita della compagnia teatrale La Pirandello. Tutto raccontato con una straordinaria eleganza di stile, così come Giovanni Palumbo è sempre stato e lo sarà ancora. Alla presentazione del libro due testimonial d’eccezione Nino Lombardo e Aldo Caruso e direttamente da Livorno, dove vive e fa ancora teatro, Turi Nicosia.