A Paternò i consiglieri comunali passeranno da 30 a 24

95047.it Anche a Paternò le cose cambieranno sul fronte della rappresentanza politica e delle indennità che verranno riservate ai rappresentanti delle istituzioni. E’ dibattito di questi giorni: l’Ars ha, infatti, approvato i tagli a poltrone e gettoni a sindaci, assessori e consiglieri. Partirà tutto dalle prossime elezioni. Una riforma che cancellerà 1.300 consiglieri, 600 assessori comunali, 202 consiglieri di circoscrizione. I gettoni di presenza subiranno un taglio del 20 per cento.

Una norma, come detto, che verrà applicata a partire dalle prossime elezioni e che interessa, ovviamente, anche Paternò. All’ex Palazzo Alessi, oggi, i consiglieri comunali sono 30: con la prossima tornata delle amministrative previste per il 2017, scenderanno a 24. Le indennità degli amministratori comunali (sindaco e assessori) subiranno una sforbiciata, dunque, del 20%; in consiglio il gettone di presenza (al lordo) scenderà da 50 a 40 euro. 
Ma c’è già chi si domanda: è giusto diminuire la rappresentanza in giunta e in consiglio del popolo a fronte di un risparmio che non si sa come verrà investito? Il dibattito resta aperto ma, intanto, la riforma è passata.

IL CONFRONTO CON GLI ALTRI COMUNI. A Palermo i seggi a Palazzo delle Aquile scendono da 50 a 40 e gli assessori da 10 a 9, a Catania i consiglieri passano da 45 a 36 e gli assessori diventano 8, a Messina i posti in consiglio dimunuiscono da 40 a 32 e gli assessori saranno sette. Grossi centri come Paternò, Gela e Marsala vedono gli inquilini del consiglio comunale ridursi da 30 a 24. I Comuni più piccoli, quelli di popolazione fino a 3 mila abitanti, avranno dieci consiglieri e tre assessori. Risparmio stimato: 48 milioni di euro.

2 Comments

  1. Tutta fuffa secondo me se non si elimina il meccanismo del voto disgiunto nella legge elettorale per le amministrative, così si evita che gente che ha ottenuto meno di 200 voti possa ottenere il seggio al consiglio solo perché collegati al candidato sindaco vincente, a danno di chi invece ne ha ottenuti di più e non é stato eletto consigliere solo perché il suo candidato sindaco non ha vinto le elezioni.

    Al consiglio comunale di Paternò ben più di un consigliere di “maggioranza” ha ottenuto meno di 200 preferenze, e di conseguenza ha potere pur essendo stato scelto da pochi elettori. Se questa é democrazia.

  2. 6 di loro ritorneranno ad essere nullafacenti sempre che in consiglio abbiano mai fatto qualcosa…

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