La stele del Maestro Barbaro Messina simbolo dell’Etna patrimonio Unesco

95047.ir Un pizzico di Paternò entra a far parte, da questa mattina, dell’Etna patrimonio dell’umanità attraverso una meravigliosa stele in pietra lavica. Ammirata nella sua arte e nella sua imponenza dai tanti, autorità civili e militari compresi, che questa mattina si sono dati appuntamento alla sede di Nicolosi del Parco dell’Etna. Una cerimonia ufficiale alla quale ha preso parte anche il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo. Il riconoscimento dell’Unesco è stato ufficializzato quasi due anni fa: a distanza, dunque, di un biennio viene piazzato anche un simbolo.

L'intervento del Maestro Messina
L’intervento del Maestro Messina

Ed è con parecchio orgoglio che, in tutto questo contesto, possiamo dire che si sia parlato di Paternò. Già, perché quella stele in pietra lavica ceramicata è opera del maestro Barbaro Messina che nel corso della cerimonia è stato acclamato più volte: a più riprese non solo per quest’ultimo lavoro ma anche per la sua predisposizione naturale a mettersi al servizio della comunità. Un allestimento, un’opera d’arte che richiama alle eccellenze della nostra città e della nostra terra.

“L’ho fatto con enorme piacere – ci racconta il maestro Barbaro Messina – e l’ho fatto pensando alla nostra Etna come una bellezza naturale impareggiabile”. Il maestro Messina, intanto, a fine mese partirà alla volta di Firenze dove all’interno della Fortezza da basso allestirà una mostra dedicata proprio al maestoso vulcano: “Sarà un bel momento che mi auguro di poter raccontare tutto al meglio”. Barbaro Messina ambasciatore della sua terra in Italia e nel mondo: quella stessa terra e città che tante volte lo ha lasciato solo e isolato. Ma si sa, “nemo propheta in patria”. Buon lavoro Maestro (con la M maiuscola).