L’arresto di Assinnata e la ricostruzione del 2 dicembre: proviamo a fare chiarezza (ancora una volta)

95047.it La notizia di ieri è stata l’arresto di Domenico Assinnata. Per droga. Penserà lui a risolvere i suoi problemi con la giustizia. A noi questo interessa ben poco. Che, poi, sia passato agli onori della cronaca anche per la comparsata al programma “Le Iene”, lo sappiamo perfettamente tutti ed è un altro fatto del quale ci faremo una ragione. Il problema in questo caso diventa un altro: la ricostruzione dei fatti legata all’arresto che richiama in causa altri fatti. Quelli dello scorso dicembre e della ormai famosa “annacata” dei cerei con tanto di sottofondo musicale del film “Il padrino”.

La dinamica assemblata degli investigatori richiama in causa la processione del fercolo. E’ giusto, chiarire e richiarire così come abbiamo provato a fare per mesi, che quello che accadde lo scorso 2 dicembre non fu un episodio legato alla processione della Santa. Questo, non è affatto vero. Si trattò di cerei che – autonomamente – si presentarono sotto casa della famiglia Assinnata: proprio davanti al palazzo municipale. Ad accompagnarli, c’era una banda (mi perdonino i maestri d’orchestra, se l’ho definita banda) che beceramente intonò quelle note che accoppiate al gesto, risulta essere stomachevole. Un’ostentazione pacchiana della superberia. Contenti loro.

L’accaduto resta grave. Gravissimo. E la forma non ha certo la stessa valenza della sostanza. Ma è bene riportare ancora una volta come sono andati i fatti. Non tanto per evitare polemiche: bensì perchè senza verità dei fatti non si può sperare in alcuna giustizia. E questa città la giustizia pare averla evitata, in quasi ogni campo, come la peste.
Buona domenica, cari lettori.

1 Comment

  1. Il vero problema non è la nacata dei cerei o i suoi problemi con la giustizia. Il vero problema è che questa persona aveva 110 dosi di marijuana da smerciare nel week end paternese

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