Le bugie sul Giudice di pace e la sindrome da vittimismo dell’amministrazione

95047.it Le bugie ovviamente sono quella stampa. Dei “giornalai” che hanno inventato, polemizzato, attaccato, montato un caso. Irresponsabili. Come si è osato mettere in discussione che dalla scorsa estate e fino allo scorso 7 gennaio scorso, al palazzone non si pensasse giorno e notte ad una questione poi si è risolta in tre giorni? Come si è osato sollevare il problema? Come si è osato far sapere che c’era forte preoccupazione per un’attività degli uffici di piazza della Regione che di colpo si era paralizzata? Come si è osato anche solo pensare che il Ministero avrebbe potuto far traslocare quegli uffici a Catania?

C’è una cosa che è più irritante di chi dalle stanze del palazzo, vuole imporre la propria verità: ed è quella di voler passare anche per vittima. La vicenda del Giudice di Pace ne è un esempio. Diventa automatico che quando si vuole essere in malafede e gonfi di pregiudizi si vedrà sempre in qualsiasi parola o in qualsiasi frase un attacco al sindaco o all’amministrazione. “O con me o contro di me”, è diventato il motto. Una sindrome di vittimismo allo stadio più elevato. La storia della provinciale “allagata” ne è stato il penultimo esempio: si è voluto interpretare anziché leggere.

E, allora, certo che la città non cresce. Non cresce perché è finito il confronto. Anzi, il confronto non esiste ormai da tempo. Non si riesce a fare gioco di squadra. Si preferisce andare avanti a colpi di comunicati stampa autocelebrativi e di due righe messe lì sui social network. Sebbene anche quando certe ricostruzioni non piacciono, a nessuno è negato il diritto di replica. Senza per forza dover scomodare questioni di stile o di politica. Semmai, molto spesso l’educazione e la correttezza vengono scambiati per debolezza.

Ps: Domani ci occuperemo di San Francesco alla Collina. Abbiamo già pronto il nostro centesimo di euro da puntare su una nuova e noiosissima puntata della sindrome da vittimismo. Viene già voglia di cambiare canale.

1 Comments

  1. Cosa si aspettava di un’ammistrazione dove esiste solo il sindaco e il vice sindaco ,una amministrazione a conduzione “famigliare” Si sono circondati di Assessori incapaci e incompetenti ,di cons.comunali che non sono all’altezza di fare nemmeno un’interrogazione consiliare o chi ci riesce a farla lo zittiscono con il collocamento di qualche famigliare o amico all’azienda idrica o alla Dusty.Ma stiamo parlando del degrado totale peggio di così Paterno’ non poteva essere amministrata.

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