LE CONSIDERAZIONI DEL VULCANOLOGO BORIS BEHNCKE SUI RECENTI TERREMOTI

L’attività sismica nel settore sud-occidentale etneo e in altre zone intorno alla montagna NON è segno di un maggiore terremoto imminente (quello può avvenire sempre e comunque, il rischio sismico è sempre lo stesso), e non è segno di un’eruzione dell’Etna imminente. Invece, sembra essere espressione della dinamica dei fianchi dell’Etna, che rispondono a processi magmatici più profondi, e che comunque portano ad una progressiva destabilizzazione della montagna. Questo, alla sua volta, in un futuro possibilmente non molto lontano (settimane? mesi?) potrà facilitare il movimento di magma in uno dei fianchi dell’Etna e far scatenare un’eruzione di fianco. Non si può dire quando, dove e come, perché questo la montagna non l’ha ancora deciso. In ogni caso, con l’avvicinarsi di un’eruzione di fianco si vedrebbero segnali sempre più chiari ed evidenti, finché non ci saranno centinaia o migliaia di piccoli terremoti che marcano l’apertura di una frattura eruttiva su un fianco.

Consideriamo che l’ultima eruzione di fianco dell’Etna risale al 2008-2009, e quella fu un’eruzione, sebbene voluminosa, totalmente innocua perché è avvenuta molto in alto, sopra la Valle del Bove. L’ultima eruzione seria fu quella del 2002-2003, ma l’ultima eruzione a minacciare un centro abitato ormai è distante più di 25 anni (1991-1993). L’ultima volta che fu evacuato un abitato sull’Etna fu nel 1979 (Fornazzo), e l’ultimo abitato distrutto da un’eruzione etnea è stato Mascali, quasi esattamente 90 anni fa. Questo per una prospettiva storica, nella quale si inquadra l’attuale e futura attività dell’Etna.

In ogni caso, per piacere non diffondete notizie allarmanti, come quella di un imminente grande terremoto (nota bene, il rischio di un grande terremoto nella Sicilia orientale esiste sempre e comunque, a prescindere dall’attività sismica di questi giorni) o altra roba da “ilmondofiniradomani.com” (no, questo sito fortunatamente non esiste … ancora) … cerchiamo di essere sempre informati correttamente, anche sul rischio sismico e su come comportarsi in caso di terremoto. Certo, in caso di un’eruzione dell’Etna a bassa quota, non ci sarebbe tanta scelta, bisognerebbe evacuare le aree direttamente minacciate dalle colate di lava.

C’è molta informazione su Internet su come convivere meglio con terremoti e altri rischi “naturali”, per esempio sul sito “iononrischio” http://iononrischio.protezionecivile.it/