LE DONNE E L’ARTE. CONFRONTO DI ALTO LIVELLO A BRONTE SU STORIA DELL’ARTE E CONTEMPORANEITÀ

Una conferenza di livello internazionale si è svolta a Bronte tra dimensione storica e contemporaneità. Riflessioni su protagoniste dell’arte del passato e del presente che hanno legato il locale e il globale, la Sicilia e i diversi continenti del globo terrestre.

La manifestazione “Percorsi culturali in Pinacoteca” è tornata sul proscenio con un evento culturale importante e ricco di fascino intellettuale, dal titolo “Le Donne e l’Arte” Seconda giornata internazionale di Studi.

Il dibattito è stato organizzato dal presidente della Pinacoteca Nunzio Sciavarello, Carmelo Indriolo, in sinergia con il direttore scientifico e critico d’arte Alfio Nicotra, la presidente del “Cenacum” Rosalba Panvini, la presidente dell’Accademia delle Belle Arti Lina Scalisi, il Comune di Bronte, l’Istituto Superiore Ven. Ignazio Capizzi di Bronte, l’Istituto Superiore Benedetto Radice di Bronte ed altre istituzioni ed associazioni culturali.

Un pubblico ampio, tra cui anche gruppi di studenti delle scuole su citate, ha seguito per diverse ore e con partecipazione l’evento che si è svolto nella Sala delle conferenze della Pinacoteca Nunzio Sciavarrello. Il dibattito è stato moderato e condotto dal giornalista Salvo Fallica.

Si sono alternati autorevoli studiosi, sia presenti in sala sia con collegamenti online dall’estero.
L’evento ha avuto l’incipit con i saluti istituzionali ed è stato introdotto dal Presidente della Pinacoteca Nunzio Sciavarrello, Carmelo Indriolo. Il presidente, entusiasta per l’alta qualità dell’evento e la partecipazione di pubblico, ha spiegato la filosofia di “Percorsi culturali in Pinacoteca” e si è soffermato sul significato della giornata di studi di dimensione internazionale: “Avere nella Pinacoteca relatori illustri italiani ed esteri, mettere in connessione questo luogo con i diversi continenti, far dialogare Bronte con il mondo, è una grande soddisfazione culturale ed etica.

Considero questo convegno in Pinacoteca un tributo alla donna e alla sua creatività nel mondo dell’arte ed insieme una straordinaria opportunità di educazione alla bellezza dell’essere donna in
questa nostra società ancora troppo maschilista per ragioni storiche e di mentalità atavica”. Indriolo ha chiosato: “La Pinacoteca, nel suo splendore di realtà museale di arte contemporanea, è ‘luogo’ privilegiato del dialogo e dell’educazione alla cultura della bellezza, presupposto essenziale per rafforzare i valori della convivenza umana. Arte è bellezza, essere donna è bellezza: in questa felice dimensione etica trovo la ragione essenziale di questo evento e, al tempo stesso, l’esplicitazione della funzione socioculturale della Pinacoteca Nunzio Sciavarrello”.

Il critico d’arte Alfio Nicotra, direttore scientifico della II Giornata Internazionale di Studi, ha messo in evidenza la continuità con la I edizione nel 2020 al Museo Diocesano di Catania ed ha sottolineato l’importanza rilevante di autorevoli studiose che si sono collegate da diversi continenti ed hanno dato il loro contributo intellettuale, frutto di studi e ricerche avanzate.

Sono intervenuti nella fase di presentazione oltre al presidente Carmelo Indriolo, la Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Catania (che è anche docente di Storia Moderna DISUM – UNICT), Lina Scalisi, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore Ven. Ignazio Capizzi di Bronte, Maria Gabriella Spitaleri, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore Benedetto Radice di Bronte, Maria Pia Calanna. Gli interventi introduttivi sul piano storico-artistico hanno visto come protagonisti Vittorio Ugo Vicari, docente di storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Catania, Alfio Nicotra e Gianluca Vecchio (entrambi critici d’arte).

Molteplici gli interventi programmati e le relazioni: Giuseppina Radice, studiosa di arte e saggista (Accademia delle Belle Arti di Catania) ha concentrato la sua analisi su “Animus/Anima: una donna per esempio”. Rosalba Panvini, Presidente Cenacum, Archeologa (Università degli Studi di Catania) ha relazionato su “Donne artiste nell’Antichità. Fonti e documentazione”.
Adelina Modesti, Emerita University of Melbourne (Australia), in collegamento dall’estero ha proposto un’analisi storico-artistica dal titolo: “Un Paradiso delle Donne”. L’arte al femminile a Bologna tra Cinque e Seicento. Modesti è specializzata in arte e architettura del Rinascimento e del Barocco. La studiosa è partita dall’analisi di Lavinia Fontana di Bologna (1552 -1614), la prima pittrice professionista del Rinascimento che divenne un modello d’ispirazione per sua connazionale, la pittrice, incisore e maestra, Elisabetta Sirani (1638-1665).

Lo storico dell’arte Giuseppe Ingaglio è intervenuto su “Donne di arte oggi. Il contributo di alcune esperienze siciliane tra ricerca, proposta e sistema”.

La studiosa Melia Belli Bose (University of Victoria, British Columbia, Canada) ha svolto una riflessione su “Gender-Based Violence in the Work of Bangladeshi women Artists”. Bose è una specialista delle culture visive dell’Asia meridionale moderna e contemporanea. Il suo intervento ha messo in evidenza l’importanza dell’arte nella dimensione della libertà e dei diritti civili.
Sempre nell’ottica della triade arte, cultura ed etica sociale, Amina Ejaz (University of Victoria, British Columbia, Canada) si è concentrata su “Presence and Absence of Body as Activism in the Works of Pakistani Female Artists of the 1980s”.

La professoressa Helen Gorrill è un’artista, curatrice, femminista e storica dell’arte britannica. Una delle studiose più importanti a livello mondiale nel suo settore. Nel suo intervento dal titolo “Women Can’t Paint: Gender, the Glass Ceiling and Values in Contemporary Art”, ha analizzato le artiste e il mercato dell’arte contemporanea. E’ tra coloro che chiedono al mondo dell’arte di agire per superare quella che definiscono una discriminazione ancora presente nei confronti delle donne artiste.