L’invincibile coraggio di Denise che sarà più forte della leucemia

95047.it Poche righe scritte ieri sulla nostra pagina Facebook, quella di 95047.it. Un messaggio che cela la forza di una ragazza capace di contagiarti come una scossa elettrica di segno benefico. E questa forza è una corrente che non spazza via i pesi: li rende meno gravi.
Forte è Denise. Sì, perché la storia della giovane, bella e luminosa Denise è quella di una ragazza forte. Dietro di lei c’è un mondo di coraggio non epico. Bensì quotidiano e normale. E, per questo speciale.
“Buonasera – ci scuote Denise D’Amanti – scrivo un po’ di righe per sensibilizzare i ragazzi della mia età e non solo. Il 12 marzo del 2013 avevo 17 anni e mezzo, mi sono ammalata di leucemia. Mi sono sottoposta a cure chemioterapici e tra alti e bassi ne sono uscita vincente! Dopo un anno e un mese che avevo staccato tutte le cure sembrava io stessi benissimo…Ma lo scorso 3 febbraio mi hanno detto che la malattia è tornata. Stavolta oltre a fare la chemioterapia dovrò fare il trapianto del midollo osseo. Io volevo spronare tutti alla donazione del midollo! Ogni giorno muoiono bambini, adolescenti e adulti perchè aspettano un donatore che non arriva: aiutateci”.

Ci sono racconti, qualità delle persone e gesti che quasi mai hanno la possibilità di accedere alla ribalta dell’informazione. Ma è un cliché vecchio, vetusto, che andrebbe scardinato del tutto. Ed il popolo di coloro che sono stati visitati da una malattia e magari la nascondono nella società dei sani a tutti costi perchè l’infermità del corpo è considerata una colpa, merita riscatto. Ecco, allora, la forza di Denise. Che merita il sostegno di tutti per la grande lezione di civiltà che sta concedendoci. Ecco, allora, anche il coraggio di Denise che trova pure la lucidità di lanciare un appello dal quale, retorica e filippica dei buoni sentimenti a parte, nessuno di noi può tirarsi indietro: “Tutti potete dare una mano! non costa niente! E’ una bellissima azione! La procedura: recarsi al Ferrarotto di Catania chiedere di iscriversi all’Admo (Aassociazione midollo osseo). Vi faranno un prelievo per controllare che siate idonei e non abbiate nessuna malattia trasmissibile. E quando servirà il vostro midollo ad una ricevente verrete chiamati. Vi spiegheranno tutte le semplici e poche procedure. Vi dico subito che non è nulla di doloroso!!! Vi prego aiutateci!!!”.