L’ultima beffa per gli agricoltori: la bolletta della spazzatura per i depositi in campagna

95047.it Gli importi delle bollette superano, il più delle volte, abbondantemente anche i 200 euro. Parliamo della cosiddetta fascia C2: lettera e cifra che identificano non la prima casa, nemmeno la seconda ma neppure – per dire – un attico. Si tratta, invece, dei depositi agricoli: i casotti di campagna per i quali in questi giorni vengono recapitate dalla Simeto-Ambiente a casa dei proprietari le bollette della spazzatura. Una botta pesante, come detto, da almeno 200 euro. Per cosa? Avete capito bene: per i piccoli casolari che fanno da deposito.

“Tante persone stanno lamentando una situazione incresciosa – ci dice il consigliere Ezio Messina -: anche in Cgil molte persone stanno segnalando una vicenda che vogliamo approfondire. Una situazione inaccettabile”.
Nel frattempo, però, le bollette continuano ad arrivare. Più bollette per tutti.

4 Comments

  1. Bisogna solo riorganizzarci per rifare :I nuovi Vespri Siciliani e buttare a mare o meglio ancora nel cratere di mamma ETNA tutta la Feccia che ci circonda.

  2. SI CONSIGLIA AI DESTINATARI DI TALI ” BOLLETTE ” DI VERIFICARE LA LEGITTIMITA’ DI TALI DOCUMENTI PERCHE’ E’ POSSIBILE CHE QUESTI signori CHIEDONO SOLDI PER ANNUALITA’ GIA’ PRESCRITTE SENZA PER QUESTO VERGOGNARSI E POI, IN OGNI CASO, DI ANDARE A BUTTARE I PRODOTTI AGRICOLI INVENDUTI AVANTI L’INGRESSO DELLA SEDE DI CATANIA DELLA SIMETO AMBIENTE. FATELO SUBITO PERCHE’ SI CORRE IL RISCHIO CHE QUESTI signori CI TOGLIERANNO ANCHE LE MUTANDE E CI LASCERANNO SOLO GLI OCCHI PER PIANGERE REAGITE SE FATE ANCORA IN TEMPO

  3. Un tempo – chiedete ai vostri nonni – la spazzatura non si pagava e gli spazzini pulivano le nostre strade in maniera impeccabile: perché non tornare al vecchio sistema? Forse chi ruba i nostri soldi al Comune è contrario? La colpa, cari concittadini, è soltanto nostra (e in questo caso, spiace dirlo, delle forze dell’ordine che eseguono ordini ingiusti): smettiamola di pagare e pressiamo l’amministrazione affinché si torni indietro nel tempo per avere un presente e un futuro veramente “pulito”.
    È giusto pagare le tasse, ma che siano appropriate in base ai servizi offerti.
    Servizi? Quali servizi…
    Guardiamo le nostre strade, ad esempio, e pensiamo al bollo auto (una tassa di proprietà) o alla Tasi; pensiamo al canone Rai (un’altra tassa di proprietà); pensiamo alla casa (l’Imu, un’altra tassa di proprietà): tu, Stato, cosa mi hai dato? Perché vuoi essere pagato per qualcosa comprato coi miei sacrifici?
    Non ti basta ciò che già riscuoti con l’Irpef? E l’Inps? E l’Iva? E le accise sulla benzina?
    E in cambio? Quali servizi offri?
    Smettiamola di pagare la Tari, tutti insieme, e preghiamo le forze dell’ordine di ribellarsi insieme a noi (del resto anche loro sono vittime di questo sistema malato, quindi siamo sulla stessa barca che affonda). Soltanto così potrà cambiare qualcosa.

  4. Fortunatamente (per loro) le prossime comunali sono lontane. Comunque cominciate a preparare le valigie per una fuoriuscita senza ritorno.

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