
Se siete dei frequentatori dei social network sicuramente vi sarete imbattuti nella Broomstick Challenge, la sfida diventata virale a inizio febbraio che consiste nel cercare di posizionare in verticale una scopa e sorprendersi nel constatare come questa riesca benissimo a stare in piedi da sola.
Ha sottratto l’attenzione alla psicosi da coronavirus la Broomstick Challenge, che consiste nel poggiare una scopa al centro della stanza e farla rimanere in bilico.
Un esperimento, afferma chi l’ha diffuso sui social, causato dalla rotazione terrestre in questa particolare inclinazione dell’asse: una cosa del genere ricapiterebbe soltanto tra 3500 anni. E così l’hashtag #broomstickchallenge e le relative foto dimostrative sono diventate virali.
Peccato che nasca da una bufala: e così, due scienziati della NASA, Sarah Noble e Alvin Drew, hanno spiegato su Twitter che non si tratta affatto di magia né di un fenomeno che accade ogni 3500 anni.
“Provateci oggi, domani o anche dopodomani. Funzionerà ogni volta, è solo fisica”, si legge nel post della NASA. Alla base del fenomeno c’è il fatto che nell’oggetto in questione il centro di gravità è molto basso, poggia direttamente sulle setole, che fanno da treppiede per il manico. Dunque, se posizionata nel modo giusto, una scopa può rimanere dritta da sola ogni giorno dell’anno.
In un comunicato stampa la NASA afferma: “Questa bufala virale dimostra quanto sia importante per tutti noi effettuare ricerche e verifiche delle notizie”.
🧹 ¯\_(ツ)_/¯
Astronaut Alvin Drew and scientist Sarah Noble respond to the #BroomstickChallenge, showing that basic physics works every day of the year — not just February 10th. pic.twitter.com/4TTbI3mvzd
— NASA (@NASA) 11 febbraio 2020
La scopa dunque, rimarrebbe in piedi comunque, in qualsiasi momento dell’anno.
Quindi, anche se innocente e senza ripercussioni negative, la teoria diffusasi con la Broomstick Challenge è una fake bella e buona.