La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per omicidio sulla denuncia di un collaboratore di giustizia che accusato un barelliere di un’ambulanza di avere iniettato dell’aria nelle vene in malati terminali per accelerarne il decesso. Lo scopo era quello di guadagnare sull’intervento di agenzie di onoranza funebri ‘amiche’. Il decesso avveniva durante il trasporto dall’ospedale di Biancavilla a casa dei pazienti dimessi perché in fin di vita. I casi sarebbero iniziati nel 2012. Le prime rivelazioni il ‘pentito’ le aveva fatte in un’intervista a ‘Le Iene’ e poi si era recato in Procura per riferire dei fatti a sua conoscenza. Carabinieri della compagnia di Paternò, su delega dei magistrati della Dda etnea, hanno acquisito cartelle cliniche nell’ospedale.
Dalla Procura di Catania si sottolinea che “l’inchiesta è seria”, ma che le dichiarazioni del collaboratore “saranno sottoposte alle verifiche che il caso richiede”.
(ANSA)