“Mi ha strusciato addosso con violenza”: donna molestata in metro a Catania, l’aggressore è fuggito

Un grave episodio di molestia è avvenuto in pieno giorno nella metropolitana di Catania, nei pressi dell’uscita Galatea. A raccontarlo, con parole dure e cariche di indignazione, è la stessa vittima sui social: una donna aggredita da uno sconosciuto che l’ha stretta con forza, premendo il proprio corpo contro il suo in modo esplicito e molesto.

“Mi ha fatto sentire addosso tutta la sua insanità carnale,” scrive la donna, denunciando lo schifo e il disgusto lasciato dall’aggressore, fuggito subito dopo le sue urla e lo schiaffo che è riuscita a tirargli. Diverse persone presenti hanno assistito alla scena, ma l’uomo è riuscito comunque a dileguarsi.

“Facciamolo un video, in tutte le lingue – aggiunge amaramente – diciamo che la metropolitana a Catania è pericolosa, come in tante città del mondo”.

“Un pugno allo stomaco per tutte noi. Un’aggressione che non è solo fisica, ma che colpisce l’anima, la libertà, la dignità di ogni donna che ogni giorno deve affrontare la paura di essere donna. Una paura che non può più essere accettata come condizione normale della nostra quotidianità. Non possiamo abituarci”. Così la deputata regionale del Pd, Ersilia Saverino, commenta il grave episodio di molestia

“Servono più controlli, più sorveglianza nei luoghi pubblici, ma soprattutto serve una svolta culturale. Dobbiamo lavorare con forza sull’educazione al rispetto, alla parità, alla consapevolezza. E occorrono strumenti concreti di prevenzione e tutela per le vittime – continua Saverino – Mi auguro che le forze dell’ordine individuino presto il colpevole, ma non basta. La violenza contro le donne non è un fatto isolato: è un fenomeno strutturale che si combatte solo con politiche serie, investimenti, formazione e ascolto”.

“A lei – conclude – va tutta la mia solidarietà. Non sei sola. Hai avuto il coraggio di raccontare con parole cariche di dolore e coraggio. È il racconto crudo e necessario di ciò che troppe volte rimane nel silenzio. Adesso però tocca a noi tutte e tutti, istituzioni, cittadine, cittadini, fare in modo che il tuo grido non si perda nel vuoto”.