MISTERBIANCO: ARRESTATO L’AUTORE DEL TENTATO OMICIDIO, HA SPARATO ALL’UOMO PERCHÉ NON PAGAVA DA MESI L’AFFITTO

I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 17enne del posto, poiché ritenuto responsabile di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

Sono bastate 24 ore agli investigatori dell’Arma per fare piena luce sull’agguato avvenuto il 18 giugno scorso intorno alle 15:00 dinanzi la “Pro Enza” di Via Firenze 68 a Misterbianco dove si è registrato il ferimento di un uomo attinto da tre colpi di pistola.

Gli uomini della locale Tenenza, tramite le testimonianze acquisite nell’immediato e l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere attive nel raggio di qualche Km (il luogo dell’agguato ne era sprovvisto) hanno individuato una Nissan Micra di colore azzurro con a bordo un giovane uomo. Attraverso il numero di targa dell’auto si è giunti al proprietario, fratello dell’autore del fatto reato, il quale, estraneo totalmente ai fatti, asseriva di non trovare le chiavi dell’auto che qualcuno a sua insaputa aveva preso. Mancando all’appello proprio il 17enne, per il quale nessuno dei familiari sapeva dare indicazione di dove si trovasse, è iniziata una vera e propria caccia all’uomo in tutta la provincia etnea, terminata nel tardo pomeriggio di ieri, quando il minorenne, sentitosi accerchiato, in compagnia di un legale di fiducia si è costituito ai carabinieri di Misterbianco.

Posto di fronte ad un quadro accusatorio inconfutabile ha prima condotto gli investigatori nel luogo dove aveva occultato l’arma utilizzata nell’agguato

– un revolver cal.38 Smith & Wesson con ancora nel tamburo i tre colpi esplosi e due carichi, nascosto nelle tubature dell’acqua nei garage sotto casa – per poi essere interrogato, confessare l’addebito giustificandosi di avere agito in difesa della propria madre che da circa un anno non riceveva il denaro equivalente all’affitto mensile dovuto dalla vittima per la locazione di una abitazione.

Il fermato, assolte le formalità di rito, è stato associato al centro di prima accoglienza per minorenni di Catania.

L’arma, risultata clandestina, nei prossimi giorni sarà inviata agli esperti del R.I.S. di Messina per gli opportuni esami tecno-balistici che ne potrebbero stabilire l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi.