DA SIGONELLA I DRONI MILITARE CHE “SORVEGLIANO” L’UCRAINA

Droni militari in volo da Sigonella in Sicilia verso l’Ucraina, si chiamano Forte 10 e Forte 12 i due droni identificati anche tramite Flightradar, il servizio che monitora i voli aerei nel mondo.

Da diversi giorni un via vai di droni indica una situazione di tensione nei cieli d’Europa, i venti di guerra nel mediterraneo sembrano non placarsi nonostante i timidi segnali di una possibile distensioni visti nelle ultime ore.

Negli ultimi giorni, le missioni di volo dei droni militari Global Hawk sono state diverse, le rotta di volo è appunto con partenza dalla Base Nato di Sigonella per sorvolare Grecia, Bulgaria, Romania fino appunto all’Ucraina, dove vengono svolte delle vere e proprie “spazzolate” di monitoraggio del territorio ucraino.

Sono droni, velivoli progettati per sorvegliare zone su lunghissime distanze. Questi droni hanno un’autonomia di 30 ore e possono raggiungere anche i 20mila metri di altezza, possono volare in condizioni meteo molto estreme ad altezze di oltre 15000 metri, hanno una autonomia di circa 24 ore  con apparati di bordo molto sofisticati, fra cui un radar ad alta risoluzione e portata.

I droni militari Global Hawk hanno accumulato più di 320.000 ore di volo con missioni effettuate a sostegno delle operazioni militari in Iraq, Afghanistan, Nord Africa e nella grande regione dell’Asia-Pacifico. Ora in Ucraina.

I Global Hawk svolgono voli principalmente per raccogliere informazioni, permettono infatti di identificare e localizzare armamenti e velivoli militari in volo.

Come scritto poco più sopra è semplice identificarli tramite il servizio web “Flightradar” cercando il nome “FORTE”, così come sono stati battezzati dalla Nato.

Molti si chiederanno come sia possibile vedere attraverso un sistema civile dei droni militari, a questa domanda risponde il generale Carlo Landi, (Comandante del Centro Sperimentale di Volo A.M., ha ideato e conduce Progetto Volare Sicuri ed è consigliere nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica) in una intervista a Fanpage.it, chiarendo che questi velivoli “cooperano”, non è un velivolo, quindi, che vuole evitare di essere visto. Al contrario, vuole ricevere tutta l’assistenza necessaria.