I carabinieri della Compagnia di Paternò, con il supporto dei colleghi della Cio del 12° reggimento Sicilia e quelli del Nas di Catania, hanno controllato di propria iniziativa bar, chioschi e luoghi di aggregazione ubicati nelle aree della cittadina etnea maggiormente affollate durante il fine settimana.
Durante i controlli nei pressi di un bar, una pattuglia dei carabinieri ha fermato una macchina con a bordo due gemelli paternesi 40enni che, da accertamenti, sono risultati entrambi agli arresti domiciliari, poiché stavano scontando una pena a seguito di una condanna per spaccio di stupefacenti.
Tuttavia, anziché rispettare gli obblighi imposti ed essere ristretti presso il proprio domicilio, si trovavano a passeggio per la città e non erano in grado di fornire alcuna giustificazione sul motivo della loro presenza nel centro cittadino e sul perché fossero evasi.
I carabinieri hanno quindi deciso di chiarire i contorni di quella vicenda. Dopo aver riaccompagnato i due presso il loro domicilio, è stata avviata una perquisizione che ha permesso di ritrovare 17 involucri in cellophane nascosti tra i vestiti, all’interno di un armadio della loro camera da letto.
Contenevano alcune decine di grammi di marijuana, che è stata sequestrata. Entrambi i fratelli sono stati dunque denunciati sia per l’evasione, che per la detenzione ai fini di spaccio della droga, fatti che comportano una richiesta di aggravamento della misura in corso.