PATERNO’: TRE ARRESTI PER VIOLENZA SESSUALE CON MINORENNI ADESCATI VIA FACEBOOK E WHATSAPP

La Procura della Repubblica di Catania ha condotto indagini, delegate alla stazione Carabinieri di Biancavilla, a conclusione delle quali i Carabinieri eseguivano ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Catania, nei confronti di tre soggetti di Paternò ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di: violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne e violenza sessuale di gruppo.

I provvedimenti scaturiscono dalla denuncia presentata da una madre di Biancavilla alla locale stazione Carabinieri allarmata dall’adescamento subito dal figlio minore attraverso il social network Facebook da parte di un adulto paternese, il quale, dopo generiche presentazioni, cominciava a condividere le foto del figlio sul proprio profilo. I Carabinieri, su delega della procura etnea, avviavano immediatamente un’attività d’indagine. Già dalla visione del profilo Facebook dell’indagato si evidenziavano foto pubbliche di alcuni minorenni a torso nudo, emergendo altresì a carico dello stesso uomo anche una condanna per violenza sessuale ai danni di minori commessa nel 1995.

Dagli accertamenti sui contenuti dei dispositivi mobili in uso al principale indagato emergevano inoltre frequenti contatti tra soggetti maggiorenni e minori. Di particolare interesse investigativo risultava un gruppo WhatsApp, denominato “gruppo di amici”, in cui si evidenziavano i messaggi di altri adulti partecipanti, successivamente identificati. Gli investigatori, colpiti dalla singolare partecipazione al gruppo WhatsApp sia di soggetti adulti che di ragazzini, constatavano dal contenuto dei messaggi la frequentazione ambigua tra gli stessi.

Gli accertamenti condotti dai Carabinieri allarmavano anche i familiari del principale indagato, i quali consapevoli del precedente penale del congiunto, analizzavano l’atteggiamento di particolare interesse che aveva manifestato nei confronti di un nipote e ricevevano dal giovane la confidenza che lo zio lo aveva indotto nei mesi precedenti a una pratica sessuale con un amico anche lui non ancora quattordicenne. Nel maggio 2018 i Carabinieri, accompagnati dai minori e dai loro familiari, si recavano nei luoghi frequentati con i loro aguzzini: ed entrambi i ragazzi, partendo dalla Biblioteca comunale di Paternò, portavano gli inquirenti attraverso la cosiddetta “Scalinata” nella zona della Torre Normanna, indicando il piazzale in cui, non consenzienti, avevano consumato quei rapporti sessuali violenti.

I militari effettuavano quindi, un sopralluogo in orario serale e appuravano che effettivamente – così come dichiarato dai due ragazzi – quel luogo era isolato e completamente sprovvisto di illuminazione.

Su disposizione dell’autorità giudiziaria gli arrestati sono stati tradotti alla Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”.

5 Comments

  1. Vogliamo le foto e i nomi cosí noi genitori sappiamo chi sono questi esseri inutili e insignificanti che girano tra le vie della nostra città

  2. Ma perché non ci sono i nomi e le foto? È assurdo come si cerchi di proteggere ogni volta questi mostri da parte dei giornali e da parte delle autorità.

  3. METTETE LE FOTO DI QUESTI ENERGUMENI E DATELI IN PASTO ALLA CITTADUNANZA SOPRATUTTO A CHI HA FIGLI MINORI ,BASTARDI

    1. Bravo Ben detto detto che mi aggiungo a te le foto i nomi e cognomi è inutile scrivere tre arresti per pedofilia senza vedere chi sono questi pezzi di m**** A quale anno una loro forma di malattia Mi dispiace tutto ciò ma comunque secondo me queste persone sono incurabili quindi per loro metterei a disposizione un centro dove non posso uscire più alcune persone che hanno dei problemi psicologici lo fanno fare 15 giorni t s o obbligatorio perché questi non vengono tenuto in osservazione dal nostro presidio ospedaliero c’è molto da scrivere ma mi fermo così Ciao a tutti voi che mi conosci e che non mi conosci Ciao

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