Perché Pokémon Go è già un successo planetario

A pochi giorni dalla sua uscita in alcuni paesi, Pokèmon Go è già diventato un fenomeno di costume che sta facendo letteralmente impazzire utenti da tutto il mondo. Addirittura, il gioco sta creando non pochi disagi per la circolazione e per la sicurezza, ma il fenomeno non sembra arrestarsi. E in Italia, almeno ufficialmente, non è ancora disponibile dovrebbe arrivare dal 15 luglio.

IL GIOCO 

L’elemento più divertente di Pokémon Go è la sua possibilità di avvalersi della realtà aumentata. Con la geo localizzazione attivata, infatti, il proprio avatar – da impostare e personalizzare al primo avvio dell’applicazione – può girare per le mappe reali seguendo i nostri movimenti effettivi alla ricerca dei numerosissimi Pokémon, da quelli più semplici da beccare ai più rari fra cui il mitico Pikachu. Quando li avremo individuati sulla mappa digitale potremo quindi attivare la visualizzazione in realtà aumentata per osservarli proprio nel contesto che ci circonda oppure rimanercene in un semplice ambiente digitale. In entrambi i casi dovremo toccare l’obiettivo e avviare la procedura di cattura: centrare la bestiola con la Poké Ball tramite uno swipe sul display e acciuffarla.

L’OBIETTIVO DEL GIOCO

Lo scopo di Pokémon Go è in definitiva quello di arrivare al quinto livello allenatore catturando quanti più Pokémon possibili (e dunque accumulando i cosiddetti Punti esperienza): solo in quel momento sarà possibile selezionare una squadra (volendo con i propri amici) e iniziare la conquista delle varie palestre. I Pokémon si possono individuare fondamentalmente circolando nel mondo reale: se è aperta, l’app ci avvisa con una vibrazione quando ne salta fuori uno. In alternativa si possono seguire degli indizi visualizzati nella mappa, come le foglie che si muovono, o selezionare uno dei Pokémon obiettivo nella sezione Dintorni, stando attenti a quante impronte sono collocate sotto la sua sagoma, oppure lanciare funzionalità come Aroma o il modulo Esca.

COME SI GIOCA

Dopo l’accesso all’applicazione, e il consenso alla geo localizzazione, occorre inserire la propria data di nascita e accedere con l’account di Google o con quello del Club Allenatori di Pokémon. Parte il tutorial del nuovo personaggio introdotto dal videogame, Professor Willow, che ci rivela l’esistenza dei Pokémon, creature che corrono nelle valli o volano nei cieli o in prossimità dell’acqua, e ci chiede di aiutarlo a catturarli. Parte la personalizzazione dell’avatar, per ora piuttosto limitata, e poi si parte: si viene catapultati sui primi tre “starter” storici, mostriciattoli semplici da acchiappare in pochi passi per guadagnare destrezza (secondo alcune testimonianze ci sarebbe anche un metodo per far apparire Pikachu in quel gruppetto di cavie sacrificali). Il primo della nostra battuta è stato il malcapitato Bulbasaur. Ogni cattura dà diritto a una quantità di Punti esperienza e Polvere di stella che, come abbiamo visto, servono per avanzare di livello o per addestrare meglio le bestiole della propria scuderia, che tuttavia possono evolvere anche con altri metodi, come le caramelle. La preda finisce infatti per essere catalogata nel Pokédex, il registro degli esserini, con la sua scheda e le sue caratteristiche: Bulbasaur pesa per esempio poco meno di 12 chili ed è altro 88 centimetri, è erbivoro e velenoso. Anche se nessuno li ha ancora presi, pare si possano agguantare anche quattro creature leggendarie della prima serie: Articuno, Zapdos, Moltres, Mewtwo e Mew.

GLI ACQUISTI IN APP

Sviluppato da Niantic (che già aveva sperimentato qualcosa di simile in termini d’interazione reale-virtuale con il gioco Ingress),Nintendo e Game Freak, Pokémon Go prevede ovviamente anche una serie di acquisti all’interno dell’applicazione. Non solo oggetti gratuiti nei Poké Stop. Uova ed esche si possono comprare anche nel negozio pagando in Pokémonete: 100 costano 0,99 euro ma si possono anche accumulare con diverse azioni, per esempio conquistando una palestra. Quanto alle medaglie, se ne conquistano in base alle proprie catture e al tipo di mostriciattoli agguantati: si va da quella di Podista a Nuotatore. Non tutte le creaturine, infatti, si trovano negli stessi posti: quelli d’acqua si scoveranno più facilmente nei pressi di (veri) fiumi e (vere) spiagge e così via.