“Il Piano Aro e l’appalto sui rifiuti: abbiamo rispettato i tempi?”

95047.it Riceviamo dal consigliere comunale di minoranza, Salvatore Fallica:

G.le Direttore,
la situazione della gestione rifiuti, ancora una volta risulta paradossale e inquietante nello stesso tempo, sempre per demerito di questa amministrazione comunale. Si da affidamento ad una società privata, per la “modica” cifra di circa 40 mila euro, la redazione del piano ARO (Ambito di raccolta ottimale), in modo da poter indire la gara settennale per la gestione dei rifiuti e Paternò, un affare di circa 8 milioni di euro annui per un totale di 54 milioni. Questa mole di denaro pubblico dovrebbe costringere la nostra amministrazione comunale ad una gestione molto attenta e responsabile, invece mostra una totale leggerezza nella conoscenza dei meccanismi di appalti. Il presidente della Regione indica, con diverse ordinanze, ultima la n. 6 del 30 giugno 2016, i tempi di invio degli atti di gara all’UREGA (Ufficio regionale gare), entro il 15 luglio 2016, dopo tale data intima lo stesso Urega e non accettare alcun atto di qualsiasi comune, e stabilisce che ove non fosse rispettata tale data, i piani ARO (compreso il nostro, costato 40 mila euro + commissioni e consigli), si ridurrebbero a piccole sezioni del Piano d’ambito della SRR (società per la regolamentazione dei rifiuti).

L’appalto, inoltre, non sarà più gestito dal Comune ma sarà gestito dalle stesse Srr o altro (le leggi regionali sono confuse), con il fortissimo rischio di un ritorno all’incubo ATO…. Spreco di denaro pubblico, inefficienza e paura di un ritorno al passato caratterizzano la gestione dei rifiuti da parte del Trio Mangano-Palumbo-Milicia (con la loro sconquassata maggioranza). Chiediamo chiarezza su questi punti, quale è l’azione dell’amministrazione per scongiurare questi pericoli e recuperare il tempo perduto”.