Comprare i farmaci in orario notturno costerà di più. Precisamente, il supplemento per l’acquisto in farmacia durante la notte raddoppia, passando da 3,87 euro a 7,50. Si tratta di una novità prevista dal decreto ministeriale firmato da Beatrice Lorenzin pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 ottobre ed entrato in vigore il 9 novembre. L’ultimo adeguamento del sistema di tariffe risale a 25 anni fa.
Il supplemento sarà di dieci euro per le farmacie rurali sussidiate, ovvero quelle che fanno parte di comuni con meno di 3mila e 300 abitanti, e di 7,50 euro per le farmacie urbane (più di 5mila abitanti) e rurali non sussidiate (centri con più di 3.300 abitanti). L’aumento tariffario è previsto anche per le preparazioni galeniche.
Nel decreto Lorenzin pubblicato in Gazzetta Ufficiale si legge
Per la dispensazione di uno o più dei medicinali effettuata durante le ore notturne, dopo la chiusura serale, secondo gli orari stabiliti dalla competente autorità sanitaria, spetta un diritto addizionale di € 7,50 alle farmacie urbane e rurali non sussidiate e di € 10,00 alle farmacie rurali sussidiate. Per la dispensazione di uno o più dei medicinali effettuata dalle farmacie rurali sussidiate durante le ore di chiusura diurna spetta un diritto addizionale di € 4,00. I diritti addizionali sono dovuti soltanto quando la farmacia effettua servizio a ‘battenti chiusi’ o ‘a chiamata’. I diritti addizionali non sono dovuti quando la farmacia effettua servizio a ‘battenti aperti’.
In sostanza, i diritti addizionali sono dovuti in due casi. Il primo è quello dei battenti chiusi, ovvero quando la farmacia ha la porta chiusa ma il farmacista si trova al suo interno: una formula possibile durante le ore notturne (per ragioni di sicurezza) e durante l’intervallo nel pomeriggio. Il secondo è quello del servizio a chiamata, cioè quando la farmacia è chiusa e il farmacista non è al suo interno. In caso di necessità è infatti possibile chiamare i numeri indicati sulla porta dell’esercizio e il farmacista deve intervenire nel minor tempo possibile, solitamente massimo 30 minuti dal momento della chiamata. Questa formula viene consentita durante la notte e nell’intervallo pomeridiano e nei comuni più piccoli anche nel periodo pomeridiano.
Il decreto prevede anche supplementi per alcune categorie di medicinali: quelli contenenti sostanze pericolose per la salute umana e quelle ritenute dopanti. In particolare, “al fine di compensare i costi connessi all’assolvimento degli ulteriori adempimenti – si legge ancora nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale – è dovuto un supplemento pari a 2,50 euro per le preparazioni dei medicinali contenenti: una o più sostanze pericolose per la salute umana, riportate nella tabella della Farmacopea ufficiale italiana; e una o più sostanze il cui impiego è considerato doping”.
Codacons: ignobile speculazione
Contrario il parere di Codacons: “Chi acquista farmaci in orari notturni non lo fa per divertimento, ma perche’ si trova in un evidente stato di necessita’ e non puo’ essere punito per questo – rileva il presidente Carlo Rienzi in una nota -. Introdurre incrementi tariffari a danno di chi utilizza le farmacie di notte equivale a danneggiare chi, per motivi di urgenza o a causa di situazioni di particolare bisogno, e’ costretto ad uscire di casa di notte per acquistare medicinali. A costoro non dovrebbe essere chiesto nemmeno 1 euro di sovrapprezzo, considerato che le farmacie svolgono un servizio obbligatorio e dovuto”.