Rifinanziata la misura dell’Autoimpiego di Invitalia: previsto un finanziamento del 50% a fondo perduto

Buone notizie per i giovani disoccupati che vogliono intraprendere una attività in proprio grazie alla delibera del 01 Maggio 2016 C.I.P.E. con il quale viene ricapitalizzata con un fondo di 40 milioni di euro la misura dell’auto impiego di Invitalia prevista dal decreto legislativo n. 185/2000, che prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% degli investimenti effettuati e delle spese sostenute il primo anno .

Ricordiamo che il 09 Agosto 2015 era stato comunicato l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie disponibili e la sospensione di tutte le richieste. Adesso il governo ha messo finalmente a disposizione fondi che ammontano a 40 milioni di euro per finanziare le misure previste da Invitalia, concernenti gli incentivi in materia auto impiego.

La riapertura dei termini per la presentazione delle domande è prevista solamente per le regioni: Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, e Sardegna.

Per la misura”Lavoro Autonomo” di Invitalia possono parteciparvi soggetti maggiorenni non occupati (soggetti privi di contratto di lavoro subordinato, senza partita iva, non titolari di altre attività che siano operative al momento di presentazione dell’istanza) e con sede legale dell’attività da costituire in una delle regioni previste dalla misura.Coloro che intendano partecipare alla misura dovranno aprire la Partita Iva solo dopo aver presentato la domanda. Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio).

Il finanziamento erogabile può raggiungere 25.000 euro così diviso:

  • Il finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti è pari al 50% del totale delle agevolazioni finanziarie concedibili, e non può superare l’importo di 15.494 €.
  • Il contributo a fondo perduto per gli investimenti è pari alla differenza tra gli investimenti (ritenuti ammissibili) e l’importo del finanziamento a tasso agevolato.

Il contributo a fondo perduto per le spese di gestione del 1° anno non può superare l’ammontare massimo di € 5.164,57

Tali risorse potranno essere utilizzate per:

  • INVESTIMENTI
    – attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;
    – beni immateriali a utilità pluriennale;
    – ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti.
  • PER LA GESTIONE

– materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;
– utenze e canoni di locazione per immobili;
– oneri finanziari (con l’esclusione degli interessi del mutuo agevolato);
– prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati.
Affinché sia possibile ripresentare le domande si attende la pubblicazione del decreto attuativo in gazzetta ufficiale.

 

Fonte:incentivisicilia.it