RITORNA A FARSI SENTIRE L’ETNA. TREMORE VULCANICO A LIVELLI ALTI

Ritorna a farsi sentire sua Maestà Etna, inizio di un nuovo parossismo, il numero 51 nella serie incominciata il 16 febbraio 202
Da un paio di minuti le stazioni sismiche stanno rilevando un aumento dei parametri, sia del tremore vulcanico che di quello  infrasonico.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 8:15  circa le immagini delle telecamere di videosorveglianza mostrano emissione di cenere dal Cratere di Sud-Est. Alle ore 8.55  UTC si osserva la ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. La nube eruttiva prodotta dall’attività in corso raggiunge un’altezza di circa 4500 m e, in base al modello previsionale, si disperde in direzione ENE.
Continua l’aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico con tendenza ad ulteriore incremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2900-3000 m sul livello del mare.
Dalle ore 08.55, contestualmente alla ripresa dell’attività stromboliana, si registra l’inizio di attività infrasonica.
I territori a rischio ricaduta cenere vulcanica con associati lapilli sono ad Est del vulcano (Fornazzo, Praino, San Giovanni Montebello, Giarre, Riposto e forse Nunziata, Carrabba e Fondachello).