
L’Etna torna a far sentire la sua presenza. A partire dalle prime ore di oggi, 24 marzo 2025, i sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno registrato un incremento significativo dei parametri sismici, indicando una possibile ripresa dell’attività esplosiva del vulcano.
Secondo i dati raccolti, sia il tremore vulcanico che quello infrasonico sono in aumento, con quest’ultimo che ha già raggiunto il livello rosso. Il tremore vulcanico è un fenomeno continuo che segnala il movimento del magma all’interno del sistema vulcanico, mentre il tremore infrasonico è associato alle onde sonore a bassa frequenza generate dalle esplosioni.
L’innalzamento di questi parametri è un chiaro segnale che l’attività eruttiva potrebbe intensificarsi, sebbene al momento non sia possibile prevedere con certezza come evolverà la situazione. L’INGV sta monitorando costantemente l’Etna e nelle prossime ore è atteso un comunicato ufficiale con aggiornamenti dettagliati sulla situazione.
Nel frattempo, l’attenzione resta alta tra gli esperti e le autorità locali, che stanno valutando possibili misure di sicurezza da adottare in caso di un’escalation dell’attività vulcanica
COMUNICATO UFFICIALE INGV
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica per
quanto riguarda l’attività vulcanica, causa condizioni meteo non si ha l’opportunità di
osservare l’accadimento di eventuale attività in corso.
Dal punto di vista sismico dalle ore 04:30 UTC circa di oggi l’ampiezza media del
tremore vulcanico mostra un repentino incremento ed alle ore 07:00 UTC ha raggiunto
l’intervallo dei valori alti, con ulteriore attuale tendenza ad aumentare. La localizzazione
del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del Cratere di Sud-Est ad una
quota di circa 2900 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica appare, al momento,
assente; tuttavia, non si esclude che a causa delle sfavorevoli condizioni metereologiche la
valutazione dello stato dell’attività infrasonica sia fortemente compromessa.
I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo clinometrica e GNSS
dell’Etna non hanno mostrato variazioni significative in nessuno dei parametri misurati