
Il ristorante nel centro storico di Roma è stato ora chiuso per irregolarità nell’occupazione del suolo pubblico, con tavolini sistemati fuori dallo spazio consentito. Inoltre, come riporta il Messaggero, è stato multato per gli 80 euro di mancia aggiunti al conto pagato dalle due turiste giapponesi. Il locale era già stato chiuso per cinque giorni, nelle scorse settimane, per lo stesso motivo.
La polizia locale del I gruppo ha esaminato lo scontrino finito al centro delle polemiche. In particolare, la voce della mancia non dovrebbe essere inserita nel conto e non dovrebbe venire imposta ai clienti. Ora quella mancia rischia di costare cara ai gestori, con una sanzione amministrativa da un migliaio di euro.
Il ristorante era stato al centro di polemiche dopo che due turiste giapponesi hanno pagato 430 euro per due piatti di spaghetti. I due primi con pesce fresco più una bottiglia d’acqua, infatti, sono costati 349 euro, ai quali hanno aggiunto 80 euro di mancia. La vicenda, denunciata dal Messaggero, ha avuto una svolta, con la chiusura del locale per irregolarità nell’occupazione del suolo pubblico.
Il conto della cena, invece, ha superato l’esame della polizia locale poiché le voci riportate sullo scontrino corrisponderebbero ai prezzi indicati sul menu per i relativi piatti. L’avvocato Carlo Scorza, legale dei titolari del ristorante, ha sottolineato: “Le due turiste giapponesi hanno consumato, oltre al primo piatto tonnarelli cacio e pepe, due grigliate di pesce fresco misto, contorno di grigliata di verdure, oltre bevande e servizio al tavolo e, addirittura, in occasione del pagamento, hanno elargito ai camerieri una mancia di euro 80”.